Vittorio Taviani

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NATO IL 20-09-1929
MORTO IL 15-04-2018
Italia Vittorio Taviani, è stato un registi e sceneggiatore italiano - Infinita Memoria ha realizzato questo Memorial, per omaggiare un Uomo che attraverso il merito della sua opera si è distinto, ricoprendo un ruolo importante nella vita sociale culturale del Paese. E’stato quindi doveroso da parte nostra, erigere un monumento alla memoria, la dove poter indirizzare i nostri Infiniti ringraziamenti

Pubblicato il 15/04/2018


Vittorio Taviani (San Miniato, 20 settembre 1929 – Roma, 15 aprile 2018) è stato un registi e sceneggiatore italiano

Biografia 
Vittorio e il fratello Paolo, entrambi appassionati di cinema fin da giovani, furono tra gli animatori del Cineclub di Pisa. Trasferitisi a Roma alla metà degli anni cinquanta, iniziarono a lavorare nel cinema e diressero alcuni documentari tra cui San Miniato luglio '44, con il contributo alla sceneggiatura di Cesare Zavattini. Nel 1960 diressero insieme a Joris Ivens il documentario L'Italia non è un paese povero, mentre con Valentino Orsini firmarono i film Un uomo da bruciare (1962) e I fuorilegge del matrimonio (1963). Il loro primo film autonomo fu I sovversivi (1967), con il quale anticipavano gli avvenimenti del '68. Con Gian Maria Volonté raggiunsero il grande successo con Sotto il segno dello scorpione (1969) in cui s'avvertono gli echi di Brecht, Pasolini e Godard.

La tematica della rivoluzione è poi presente sia in San Michele aveva un gallo (1972), adattamento del racconto di Tolstoj Il divino e l'umano, film molto apprezzato dalla critica, che nel film sulla restaurazione Allonsanfàn (1974) dove si rilegge il melodramma viscontiano attraverso la lente d'una differente coscienza storica. Protagonista Mastroianni, attorniato da Laura Betti e Lea Massari. Il seguente Padre padrone (1977, Palma d'oro al Festival di Cannes), tratto dal romanzo di Gavino Ledda, racconta la lotta di un pastore sardo contro le regole feroci del proprio universo patriarcale. Ne Il prato (1979) si riscontrano echi neorealistici, mentre La notte di San Lorenzo (1982) narra, con uno stile che è stato definito "realismo magico", la fuga verso "gli americani" di un gruppo di abitanti di un paese della Toscana, dove i tedeschi e i fascisti compiono una strage nel duomo per rappresaglia. La battaglia in un grande campo di grano tra i fascisti di Salò e i partigiani, a cui si sono uniti alcuni dei fuggiaschi, rappresenta il momento culminante di un film che riscuote grandi consensi critici e che vince il gran premio speciale della giuria a Cannes.

Kaos (1984) - ancora un adattamento letterario - è un suggestivo film ad episodi - tratto dalle Novelle per un anno di Pirandello. Ne Il sole anche di notte (1990) hanno trasferito nella Napoli del XVIII secolo il soggetto tratto dal racconto Padre Sergij di Tolstoj. Da qui in avanti, l'ispirazione dei Taviani procede a corrente alternata, tra episodiche riuscite come Le affinità elettive, (1996, da Goethe) e strizzate d'occhio al mercato internazionale come Good morning Babilonia, (1987), sull'epopea pionieristica del cinema a film molto meno riusciti, veri disastri col pubblico e la critica: la riflessione sul potere corruttore del denaro in Fiorile (1993); l'assai poco convincente Tu ridi (1998), ispirato ai personaggi e alle novelle di Luigi Pirandello.


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