Marcello Vincenzo Domenico Mastroianni (Fontana Liri, 28 settembre 1924 – Parigi, 19 dicembre 1996) è stato un attore cinematografico italiano.
È stato l'attore italiano più conosciuto ed apprezzato all'estero negli anni sessanta e settanta, soprattutto per le pellicole interpretate in coppia con Sophia Loren e per i ruoli da protagonista nei film di Federico Fellini e Vittorio De Sica. Attore fra i più polivalenti del nostro cinema, è stato capace di destreggiarsi perfettamente sia nei ruoli drammatici sia in quelli comici. Con Vittorio Gassman, Alberto Sordi, Ugo Tognazzi e Nino Manfredi è stato uno dei "moschettieri" della commedia all'italiana.
È stato per tre volte candidato agli Oscar come miglior attore: per Divorzio all'italiana nel 1963, per Una giornata particolare nel 1978 e per Oci ciornie nel 1988.
Biografia
Marcello Mastroianni nacque a Fontana Liri, in provincia di Frosinone, il 28 settembre 1924 figlio di Ottone Mastroianni e di Ida Irolle, entrambi originari di Arpino (anch'esso in provincia di Frosinone) . Il padre era il fratello dello scultore Umberto Mastroianni.
Il Debutto
Il vero e proprio debutto nel cinema avviene nel 1948 con I miserabili, film di Riccardo Freda tratto dall'omonimo romanzo di Victor Hugo. Nello stesso periodo comincia ad ottenere piccole parti in teatro, dapprima in compagnie di dilettanti. Viene notato da Luchino Visconti, che gli offre il suo primo ruolo da professionista, in Rosalinda o Come vi piace da Shakespeare (1948, Teatro Eliseo - Roma) e poi in Un tram che si chiama Desiderio di Tennessee Williams (1949, Teatro Eliseo - Roma), in cui interpreta Mitch (Kowalsky è invece interpretato da Vittorio Gassman). In questa occasione conosce Flora Carabella, sua futura moglie, anch'essa impegnata in un piccolo ruolo.
I due si sposeranno nel 1950 e avranno una figlia, Barbara.
Dopo aver interpretato sotto la regia di Luciano Emmer diversi ruoli da attor giovane in commedie neorealistiche (Domenica d'agosto, Parigi è sempre Parigi, Le ragazze di Piazza di Spagna), arrivano anche al cinema i primi ruoli drammatici in Febbre di vivere di Claudio Gora, Cronache di poveri amanti di Carlo Lizzani, Le notti bianche di Luchino Visconti; recita inoltre in Peccato che sia una canaglia, film del 1954, diretto dal regista Alessandro Blasetti.
L'affermazione ed il successo internazionale
L'affermazione definitiva arriva nel 1958 con I soliti ignoti, cui segue Adua e le compagne (1960).
Con Divorzio all'italiana (1961) ottiene il Nastro d'argento, il premio della British Film Academy e la nomination all'Oscar come miglior attore protagonista.
I due capolavori di Federico Fellini: La Dolce Vita (1960) e 8½ (1963) gli conferiranno il successo internazionale e la fama di «latin lover», dalla quale cercherà, più o meno inutilmente, di difendersi fino all'età più matura. Questa è la ragione per cui, subito dopo il successo de La dolce vita, cerca di sfatare il proprio mito di sex symbol accettando di interpretare il ruolo di un impotente nel film Il bell'Antonio (1961), tratto dall'omonimo romanzo di Vitaliano Brancati.
Nel 1962 il settimanale americano Time gli dedica un servizio, come divo straniero più ammirato negli USA.
Il suo fascino di attore gli derivava, oltre che dalla sua bellezza e da interpretazioni sempre di altissimo livello, anche da un tratto distaccato, a tratti sornione, dal quale sembrava trasparire talvolta una velata malinconia e persino una certa timidezza.
Nel 1963 interpreta in I compagni di Mario Monicelli, il ruolo di un intellettuale socialista che fomenta le rivolte di fabbrica e poi sotto la direzione di Vittorio De Sica, con Sophia Loren come protagonista femminile: Ieri, oggi, domani (1963), Matrimonio all'italiana (1964), I girasoli (1970).
La coppia che ha formato con Sophia Loren è stato un sodalizio artistico tra i più riusciti del cinema italiano, che si è snodato con episodi memorabili lungo l'intera carriera di entrambi.
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