Cino Tortorella

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NATO IL 27-06-1927
MORTO IL 23-03-2017
Italia Felice Tortorella, meglio noto come Cino, è stato un conduttore televisivo e autore televisivo italiano. La sua immagine è legata alla manifestazione canora per bambini Zecchino d'Oro, che ha ideato e condotto dal 1959 al 2008, per quasi cinquant'anni, interpretando per lungo tempo il personaggio di Mago Zurlì.
Pubblicato il 24/03/2017


Postato il 24/03/2017

Sulla sua esperienza durante il coma "È stato come un viaggio in un altro mondo, un'altra dimensione. Ho visto davanti a me un sentiero luminoso lungo il quale mi sono incamminato pervaso da una profonda, dolcissima serenità. Il corpo si è trovato immerso in un'onda che mi sollevava dolcemente e mi portava in alto, un'onda non di acqua ma di luce purissima, una luce liquida. Niente a che vedere con quella terrena". (Cino Tortorella)
Marbella Giusi
Felice Tortorella, meglio noto come Cino (Ventimiglia, 27 giugno 1927 – Milano, 23 marzo 2017), è stato un conduttore televisivo e autore televisivo italiano.
La sua immagine è legata alla manifestazione canora per bambini Zecchino d'Oro, che ha ideato e condotto dal 1959 al 2008, per quasi cinquant'anni, interpretando per lungo tempo il personaggio di Mago Zurlì.

Biografia
Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Mago Zurlì.
Orfano di padre, morto prima della nascita, fu cresciuto dalla madre Lucia. Dopo il liceo classico "G.D.Cassini" di Sanremo, si iscrisse a Giurisprudenza presso l'Università Cattolica di Milano che però abbandonò. Svolse il servizio militare negli Alpini, nel plotone "Alpini Paracadutisti Taurinense" per poi dedicarsi a tempo pieno al teatro, dove presto si mise in luce, al punto da essere scelto come aiuto regista da Enzo Ferrieri.

Partecipò allora alla selezione per la Scuola d'Arte Drammatica del Piccolo Teatro di Milano, fondata da Giorgio Strehler, e fu tra i 15 vincitori (su circa 1500 aspiranti). Fu qui che, dopo aver abbandonato gli studi universitari, nel 1956 promosse la messa in scena di una pièce teatrale per ragazzi dal titolo Zurlì, mago Lipperlì, dalla quale fu tratta la sceneggiatura del suo primo programma televisivo "Zurlì, mago del giovedì", andato in onda nel 1957, e nel 1959 concepì e progettò la manifestazione canora dello Zecchino d'Oro, in onda quello stesso anno.

Ha condotto la trasmissione dalla sua prima edizione alla 51ª (2008), fino al 1972 impersonando il ruolo del Mago Zurlì. Lo spettacolo televisivo Mago Zurlì, il mago del giovedì prendeva ispirazione dal precedente lavoro teatrale e -ò in onda per la prima volta il 3 gennaio 1957, per iniziativa di Umberto Eco, allora funzionario Rai. La trasmissione ebbe un successo travolgente e rimase nel ricordo di tutti i bambini dell'epoca. Nel 2002, in occasione della quarantacinquesima edizione dello Zecchino d'Oro, è entrato nel Guinness dei primati per aver presentato lo stesso spettacolo più a lungo di chiunque altro al mondo .
In RAI è stato autore e regista di Chissà chi lo sa?, trasmissione andata in onda consecutivamente per dodici anni e citata, oltre che nelle opere di Aldo Grasso, da Walter Veltroni nel libro Le trasmissioni che hanno fatto l'Italia, che la ricorda come la più importante trasmissione della tv dei ragazzi. Altre sue note trasmissioni andate in onda sulla TV di stato sono Scacco al re e Dirodorlando.

È stato poi, nel 1962, autore e regista di una trasmissione della Rai dal titolo Nuovi incontri, presentata in video da Luigi Silori[8], al quale hanno partecipato importanti scrittori del Novecento come Alberto Moravia, Dino Buzzati, Riccardo Bacchelli e Giancarlo Fusco. Nel 1976-1977 ha collaborato alla stesura dei testi del programma per ragazzi Gioco-città. Ha inoltre avuto un ruolo importante nelle emittenti televisive private, avendo collaborato negli anni settanta e nei primi anni ottanta dapprima con Telealtomilanese e poi con Antenna 3. Per quest'ultima emittente è stato:

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