Franco Battiato

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NATO IL 23-03-1945
MORTO IL 18-05-2021
Italia Franco Battiato, è stato un cantautore, compositore, musicista, regista e pittore italiano. L'artista ha fatto parlare di sé per il grande numero di stili che ha approfondito e combinato tra loro....è passato al rock progressivo e all'avanguardia.... Successivamente, è ritornato sui passi della musica leggera approfondendo anche la canzone d'autore. È uno tra gli artisti con il maggior numero di riconoscimenti da parte del Club Tenco, con tre Targhe e un Premio Tenco.

Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria  Ufficiale dell'(O.M.R.I) 

Pubblicato il 18/05/2021


Postato il 18/05/2021

"Ci la lasciato un Maestro. Uno dei più grandi della canzone d'autore italiana. Unico, inimitabile sempre alla ricerca di espressioni artistiche nuove. Lascia una eredità perenne": così il ministro della Cultura, Dario Franceschini, rende omaggio a Franco Battiato.
infinitamemoria
Franco Battiato, all'anagrafe Francesco Battiato (Ionia, 23 marzo 1945 – Milo, 18 maggio 2021), è stato un cantautore, compositore, musicista, regista e pittore italiano.

L'artista ha fatto parlare di sé per il grande numero di stili che ha approfondito e combinato tra loro in modo eclettico e personale: dopo l'iniziale fase pop degli anni sessanta, è passato al rock progressivo e all'avanguardia colta nel decennio seguente. Successivamente, è ritornato sui passi della musica leggera approfondendo anche la canzone d'autore[4]. Fra gli altri stili in cui si è cimentato vi sono la musica etnica, quella elettronica e l'opera lirica[5]. Lungo la sua carriera, in cui ha ottenuto un vistoso successo di pubblico e critica, si è avvalso dell'aiuto di numerosi collaboratori fra cui il violinista Giusto Pio e il filosofo Manlio Sgalambro (coautore di molti suoi brani). I suoi testi riflettono i suoi interessi, fra cui l'esoterismo, la teoretica filosofica, la mistica sufi (in particolare tramite l'influenza di G.I. Gurdjieff) e la meditazione orientale[6]. Il musicista si è anche cimentato in altri campi come la pittura e il cinema[6]. È uno tra gli artisti con il maggior numero di riconoscimenti da parte del Club Tenco, con tre Targhe e un Premio Tenco.

Tra novembre 2012 e marzo 2013 ha portato avanti una brevissima esperienza in qualità di assessore al turismo della Regione Siciliana nella giunta di centrosinistra del presidente Rosario Crocetta dichiarando di non voler ricevere alcun compenso

Biografia
La canzone di protesta e il periodo romantico (1965-1969)

Nasce il 23 marzo 1945 a Riposto, allora Ionia, in provincia di Catania. Dopo aver conseguito la maturità al Liceo Scientifico "Archimede" di Acireale, e a seguito della morte del padre (camionista e scaricatore di porto a New York), nel 1964 si trasferisce dapprima a Roma per poi stabilirsi a Milano.[8] In merito al periodo lombardo l'artista ricorda: «Milano allora era una città di nebbia, e mi sono trovato benissimo. Mettevo a frutto la mia poca conoscenza della chitarra in un cabaret, il "Club 64", dove c'erano Paolo Poli, Enzo Jannacci, Lino Toffolo, Renato Pozzetto e Bruno Lauzi. Io aprivo lo spettacolo con due o tre canzoni siciliane: musica pseudobarocca, fintoetnica. Nel pubblico c'era Giorgio Gaber che mi disse: "Vienimi a trovare". Il giorno dopo andai. Diventammo amici»[8].

Dopo aver interrotto gli studi universitari per seguire la sua passione musicale, pubblica due singoli per la rivista Nuova Enigmistica Tascabile (NET) verso la metà degli anni sessanta[9], che proponeva come allegati dischi di canzoni celebri interpretate da cantanti poco conosciuti. In queste due occasioni l'artista appare in copertina col nome di battesimo Francesco Battiato. Il primo singolo contiene un brano presentato al Festival di Sanremo 1965 da Beppe Cardile e Anita Harris, L'amore è partito. Il secondo riprende una canzone portata al successo da Alain Barrière: ...e più ti amo, tradotta in italiano da Gino Paoli.[10] Il brano verrà riproposto, in una nuova versione, nell'album Fleurs 2 del 2008.

Insieme al compaesano Gregorio Alicata, forma nel 1967 il duo de "Gli Ambulanti". I due artisti si esibiscono davanti alle scuole, con un proprio repertorio di canzoni di protesta. In questa fase, sarà proprio l'amico Giorgio Gaber a lanciarli, proponendo i loro brani alla casa discografica di Nanni Ricordi[11]. Durante le fasi di lavorazione affiorano diverse incomprensioni che portano il duo a sciogliersi e Battiato decide di proseguire singolarmente la carriera di musicista.[12] Sempre Gaber procura a Battiato un contratto con la casa discografica Jolly, che inserisce la figura dell'artista nel filone di "protesta", all'epoca assai in voga e presente in molte produzioni cantautorali. I primi singoli incisi ufficialmente sono La torre e Le reazioni. A questi seguono Il mondo va così e Triste come me. Il singolo La torre accompagna la prima apparizione televisiva dell'artista, avvenuta il 1º maggio del 1967.[11] Il programma è intitolato Diamoci del tu ed è condotto da Giorgio Gaber in coppia con Caterina Caselli. Nel corso della puntata si esibisce un altro giovane cantautore ancora sconosciuto: Francesco Guccini. E proprio in questa occasione l'artista milanese propone a Battiato di cambiare il nome da Francesco a Franco, proprio per non confondersi con Guccini.[13] «Da quel giorno in poi tutti mi chiamarono Franco - ricorderà il musicista - persino mia madre».[14] Sempre con Gaber collabora alla stesura del brano ...e allora dai!, presentato al Festival di Sanremo 1967, e Gulp Gulp, sigla della già citata trasmissione televisiva Diamoci del tu.[11]

Nel 1968 cambia casa discografica, passando alla Philips, con l'intento di abbandonare il genere di protesta per incidere dischi dal sapore romantico, allo scopo di raggiungere un pubblico più vasto e generalista. In questo periodo collabora con il chitarrista Giorgio Logiri (alcune canzoni scritte dai due vengono incise da altri artisti, come ad esempio A lume di candela, cantata da Daniela Ghibli).[15] Registra altri due brani che la casa discografica pubblica soltanto nel 1971 (Vento caldo e Marciapiede) e ottiene un discreto consenso con È l'amore, canzone che diverrà in breve il primo successo commerciale dell'artista con oltre centomila copie vendute.[16] Nel 1969 il musicista partecipa a un Disco per l'estate con il brano Bella ragazza che verrà, in seguito, escluso dalla competizione. Sempre nello stesso anno partecipa alla Mostra Internazionale di Musica Leggera presentando il brano Sembrava una serata come tante


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