Giorgio Gaber, nome d'arte di Giorgio Gaberscik (Milano, 25 gennaio 1939 – Montemagno di Camaiore, 1º gennaio 2003), è stato un cantautore, attore e commediografo italiano. Affettuosamente chiamato "Il Signor G" dai suoi estimatori, è stato anche un chitarrista di vaglia, tra i primi interpreti del rock - roll italiano (tra il 1958 e il 1960).
Molto apprezzate sono state anche le sue performance come autore ed attore teatrale; è stato iniziatore, assieme a Sandro Luporini, del "genere" del teatro canzone.
A Giorgio Gaber è dedicato il rinnovato auditorium, al 31º piano del Grattacielo Pirelli di Milano. I brani di Gaber sono nel contempo ironici e graffianti
Gli esordi
Nasce a Milano in via Londonio 28 da una famiglia piccolo-borghese; i genitori (madre veneziana e padre istriano) si sono conosciuti e sposati in Veneto. Successivamente si sono trasferiti in Lombardia in cerca di fortuna. Il cognome Gaberscik proviene dalla regione del Goriziano sloveno.
Il padre Guido
fa l'impiegato, la madre Carla Mazzoran è casalinga; il fratello maggiore Marcello, compie gli studi di geometra e suona la chitarra. Lo stato di salute di Giorgio è cagionevole: durante l'infanzia si ammala più volte. Un brutto infortunio al braccio sinistro (che gli procura una lieve paralisi alla mano), occorsogli verso gli otto-nove anni, gli impone un'attività costante ai fini della rieducazione motoria: considerato che il fratello maggiore suona la chitarra, anche Giorgio impara a suonarla. L'idea dà buoni risultati, sia sotto il profilo medico che sotto quello artistico. Da adulto, Gaber dirà: “Tutta la mia carriera nasce da questa malattia”.
I suoi chitarristi modello sono i jazzisti americani: Barney Kessel, Tal Farlow, Billy Bauer. Gaber, da adolescente, non pensa ancora a cantare: è essenzialmente uno strumentista. Vive la musica come momento di divertimento, di svago, essendo la sua attività principale quella di studente. Cerca di imparare anche dai musicisti italiani: a Milano può ascoltare dal vivo Franco Cerri, che si esibisce spesso alla Taverna Messicana.
La sua carriera da chitarrista inizia nel gruppo di Ghigo Agosti «Ghigo e gli arrabbiati», formazione che nasce all'Hot Club di Milano; ed esordisce al festival jazz del 1954. Non si fa ancora chiamare “Gaber”: si presenta al pubblico con il suo vero cognome, Gaberscik. Dopo due anni di serate, tra musica leggera (per guadagnare) e jazz (per passione) entra nei Rock Boys, il complesso di Adriano Celentano, in cui al pianoforte suona Enzo Jannacci. Nel 1957 il gruppo compare in televisione nella trasmissione abbinata alla Lotteria Italia Voci e volti della fortuna.
Conosce in questo periodo Luigi Tenco, trasferitosi a Milano da Genova. Con lui forma il suo primo gruppo, così composto: Jannacci al pianoforte, Tenco e Paolo Tomelleri al sax, Gaber e Gianfranco Reverberi alla chitarra. I Rocky Mountains Old Times Stompers» (questo il nome completo del gruppo) si esibiscono nel celebre club milanese Santa Tecla. Gaber e Tenco compongono insieme alcuni brani, sviluppando parallelamente un'intensa amicizia. Tra il 1957 e il 1958 Gaber, Tenco, Jannacci, Tomelleri e Reverberi partecipano ad una tournée di Adriano Celentano in Germania
Nel 1958, a 19 anni Gaber si diploma ragioniere. In estate parte per Genova, dove trascorre la stagione estiva suonando nei locali in un trio basso-chitarra-pianoforte con Tenco. Per la prima volta sperimenta le sue doti di cantante. In autunno si iscrive all'Università Bocconi di Milano, mantenendosi gli studi con il lavoro da chitarrista e cantante dei «Rocky Mountains» al Santa Tecla.
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