Alessandro Natta

+ Condividi
NATO IL 07-01-1918
MORTO IL 23-05-2001
Italia  Alessandro Natta è stato un politico italiano - Infinita Memoria ha realizzato questo Memorial, per omaggiare un Uomo che attraverso il merito della sua opera si è distinto, ricoprendo un ruolo importante nella vita sociale culturale del Paese. E’stato quindi doveroso da parte nostra, erigere un monumento alla memoria, la dove poter indirizzare i nostri Infiniti ringraziamenti
Pubblicato il 09/08/2013


Postato il 23/05/2023

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 23/05/2022

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 23/05/2021

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 23/05/2020

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 23/05/2019

“Un uomo non muore mai se c’è qualcuno che lo ricorda.” (Ugo Foscolo)
Infinita Memoria
Postato il 23/05/2018

“Una lacrima per i defunti evapora. Un fiore sulla loro tomba appassisce. Una preghiera per la loro anima la raccoglie Iddio” (infinitamemoria)
Infinita Memoria
Postato il 23/05/2016

“Sappiate che nulla di ciò che ha radice nel cuore è perduto o verrà dimenticato”.
Infinita Memoria
Postato il 09/08/2013

« Qui crolla un mondo, cambia la storia... ha vinto Hitler... Si realizza il suo disegno, dopo mezzo secolo. »(Alessandro Natta il 9 novembre 1989 dopo la caduta del muro di Berlino)
Gregorio
 Pag.  di 1  
Alessandro Natta (Oneglia, 7 gennaio 1918 – Imperia, 23 maggio 2001) è stato un politico italiano, deputato e segretario del Partito comunista.

Biografia
"Ultimo segretario del PCI" per sua stessa definizione, anche se non storicamente (lo scrisse nelle proprie memorie), nacque nell'allora città ligure di Oneglia, sestogenito di una famiglia della piccola borghesia. Si iscrisse dapprima a Lettere per poi frequentare la Scuola Normale Superiore di Pisa[2] insieme a Carlo Azeglio Ciampi che fu poi presidente della Repubblica Italiana. Proprio a Pisa ebbe inizio la sua militanza antifascista, sotto l'influsso - più che del comunismo - della cultura liberal-socialista di Calogero e Capitini. Fu membro dei Gruppi Universitari Fascisti (GUF) di Pisa e scrisse alcuni articoletti culturali nella rivista di questo movimento fino al 1943.
Durante la seconda guerra mondiale venne inviato in Grecia, nel Dodecaneso italiano, e, nel caos dell'8 settembre 1943, partecipò a Rodi alla difesa dell'aeroporto di Gadurrà attaccato da forze tedesche[2]. Imprigionato, rifiutò di collaborare con tedeschi e repubblichini e successivamente subì l'internamento[2] in un campo di prigionia nella stessa Rodi[3]. Fu uno dei pochissimi italiani superstiti al naufragio del piroscafo Oria nel febbraio del 1944.

L'ingresso nel PCI
Natta rientra in Italia solo nell'agosto del 1945 e successivamente racconterà queste vicende, sue e degli altri internati italiani nei lager tedeschi, nel volume autobiografico L'altra Resistenza. Iscrittosi nello stesso anno al Partito Comunista Italiano di Imperia, vi si dedica a tempo pieno. Un impegno che lo vedrà successivamente consigliere comunale, segretario di federazione ed infine tra i protagonisti principali della vita del partito entrando a far parte dei massimi organismi assieme a Luigi Longo.
Stretto assertore della "via italiana al socialismo", sarà vicino ad Enrico Berlinguer fino ad entrare nell'ufficio di segreteria. Nel 1966, insieme a Donato Scutari, partecipa a Sofia, in Bulgaria, alla Conferenza di tutti i dirigenti e Segretari dei Partiti comunisti del mondo, dove riesce a far passare la linea di non scomunicare il Partito Comunista Cinese. Nel 1969 sarà lui a tenere la relazione per l'espulsione del gruppo de il manifesto.

Segretario generale del partito comunista
Il 26 giugno 1984, scomparso prematuramente Berlinguer, Natta diventa nuovo Segretario generale del PCI e, pur nella continuità con il predecessore, cercherà di stemperare i toni della polemica apertasi con il PCUS moscovita. Sarà addirittura protagonista di un viaggio nella capitale dell'allora Unione Sovietica organizzato da Armando Cossutta, che genererà furiose polemiche all'interno del partito.
Al congresso di Firenze del 1986 viene confermato segretario. Guida il partito alle elezioni politiche del 1987 con un programma denominato "Alternativa democratica", ma il risultato delle urne non è favorevole al PCI. Il 30 aprile 1988 è colpito da un infarto mentre partecipa ad un evento politico; lascia quindi il 10 giugno la sua carica ad Achille Occhetto, esponente della generazione dei "quarantenni" con i quali il Partito Comunista Italiano concluderà la propria vicenda storica. Riguardo al modo in cui Occhetto venne decretato segretario, Natta espresse alcune critiche contenute in una lettera che egli stesso inviò ai membri del Partito, nella quale li denunciava un comportamento non leale nei suoi confronti
Natta è con il "Fronte del no", insieme a Cossutta, quando Occhetto propone - nella storica svolta della Bolognina - il cambio del nome: egli è firmatario, con Aldo Tortorella e Pietro Ingrao, della mozione 2, che si propone di rinnovare la cultura politica del partito senza abbandonare il marxismo.
Quando sulle ceneri del PCI nasce il Partito Democratico della Sinistra, Natta non vi rimane, ma non aderisce nemmeno al Partito della Rifondazione Comunista[2], non ravvisando grosse prospettive nella nuova formazione politica creata da Cossutta, Sergio Garavini, Lucio Libertini ed altri. Nel 1991 abbandona formalmente la politica attiva con una lettera nella quale, oltre ad esprimere sfiducia verso tutta la classe politica del paese, respinge il progetto di repubblica presidenziale perseguito in quegli anni da Bettino Craxi.
Nel 1996 esprime la sua soddisfazione per l'ingresso (con il primo Governo Prodi) di PDS e Rifondazione Comunista nell'area di governo, mentre criticherà la scelta di Fausto Bertinotti, segretario del PRC, di togliergli la fiducia nel 1998.
Il 23 maggio 2001, l'"illuminista, giacobino e comunista" - come lui stesso amava definirsi - si spegne ad Imperia, sua città natale.
Il 18 gennaio 2009, in occasione del novantesimo anniversario dalla sua nascita, la città di Imperia gli ha dedicato alla memoria il molo lungo di Oneglia, dove Natta amava passeggiare dopo essersi ritirato a vita privata. Inaugurato sempre alla sua memoria, un altorilievo bronzeo opera dello scultore piemontese Riccardo Cordero

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Continua a leggere it.wikipedia.org/wiki/Alessandro_Natta