Domenico Modugno

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NATO IL 09-01-1928
MORTO IL 06-08-1994
Italia Domenico Modugno è stato un cantautore, chitarrista, attore e regista italiano. Fu anche deputato e dirigente del Partito Radicale. È considerato il padre dei cantautori italiani, noto al grande pubblico per le sue quattro vittorie al Festival di Sanremo, in particolar modo per quella del 1958 con la canzone Nel blu dipinto di blu, destinata a diventare una delle canzoni italiane più conosciute al mondo.
Pubblicato il 01/09/2012


Postato il 06/08/2023

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 26/11/2022

tu si na cosa grande......
giuseppe
Postato il 06/08/2022

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 06/08/2021

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 06/08/2020

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 06/08/2019

“Un uomo non muore mai se c’è qualcuno che lo ricorda.” (Ugo Foscolo)
Infinita Memoria
Postato il 06/08/2018

“Una lacrima per i defunti evapora. Un fiore sulla loro tomba appassisce. Una preghiera per la loro anima la raccoglie Iddio” (infinitamemoria)
Infinita Memoria
Postato il 06/08/2017

Il ricordo dei defunti, la cura dei sepolcri e i suffragi sono testimonianza di fiduciosa speranza, radicata nella certezza che la morte non è l’ultima parola sulla sorte umana, poiché l’uomo è destinato ad una vita senza limiti, che ha la sua radice e il suo compimento in Dio. (Papa Francesco)
Infinita Memoria
 Pag.  di 2  

Domenico Modugno (Polignano a Mare, 9 gennaio 1928 – Lampedusa, 6 agosto 1994) è stato un cantautore, chitarrista, attore e regista italiano. Fu anche deputato e dirigente del Partito Radicale.

È considerato il padre dei cantautori italiani e uno dei più prolifici artisti in generale, avendo scritto e inciso circa 230 canzoni, interpretato 38 film per il cinema e 7 per la televisione, recitato in 13 spettacoli teatrali, condotto alcuni programmi televisivi, ed essendo apparso numerose volte, sia in televisione che dal vivo, davanti alle platee. È molto noto al grande pubblico per le sue quattro vittorie al Festival di Sanremo, in particolar modo per quella del 1958 con la canzone Nel blu dipinto di blu, scritta con Franco Migliacci e universalmente nota come Volare, destinata a diventare una delle canzoni italiane più conosciute al mondo.

E così un trentenne pugliese, che fino ad allora aveva avuto un modesto successo in Italia come cantante ed attore, diventa, con la vittoria al Festival di Sanremo, il più noto cantante italiano nel mondo, e la sua Nel blu dipinto di blu diventa la canzone italiana più conosciuta dopo 'O sole mio, unico disco nella storia della musica italiana ad arrivare al primo posto (ed a restarci per ben tredici settimane) nell'hit parade americana, record tuttora ineguagliato per una canzone italiana, tanto che L'espresso nell'agosto del 1958 può così scrivere nei titoli in copertina: Modugno ha conquistato l'America, ed a fine anno i dati di vendita sono esaltanti, battendo ogni record per un disco italiano fino a quel momento: ben 800.000 copie in Italia e oltre 22 milioni nel mondo. Secondo i dati della Siae]Nel blu dipinto di blu è stata la canzone italiana più eseguita al mondo dal 1958 ad oggi, ed ha avuto innumerevoli versioni in moltissime lingue.

Oggi come allora è considerato uno dei padri del cantautorato italiano (è stato il primo che si è affermato nel dopoguerra, essendo Odoardo Spadaro e Armando Gill di epoca precedente), e come autore e interprete è tra i più grandi d'Europa, uno dei pochi europei a vincere nello stesso anno (il 1958) due Premi Grammy (fu inoltre per molti anni l'unico italiano ad averlo vinto): uno come disco dell'anno, uno come canzone dell'anno ed una nomination come miglior interprete del 1958.

Modugno inoltre è stato il primo cantautore a partecipare al Festival di Sanremo nel 1958

Biografia
L'infanzia e la Giovinezza

Domenico Modugno nasce il 9 gennaio 1928 a Polignano a Mare (dove ora gli è stato dedicato un Lungomare con annessa statua in memoria), in provincia di Bari, a piazza Minerva 5 (oggi piazza Caduti di via Fani), da Vito Cosimo Modugno, comandante del Corpo delle Guardie Municipali, e Pasqua Lorusso; ha due fratelli maggiori, Vito Antonio detto Tonino e Giovanni detto Giannino, e una sorella maggiore, Teresa, e sin da piccolo in famiglia è chiamato Mimì.

Nel 1935 il padre viene trasferito a San Pietro Vernotico, in provincia di Brindisi (dove saranno poi sepolti i genitori di Modugno): Mimmo a 7 anni inizia ad andare a scuola e si ambienta nella sua nuova residenza, impara il dialetto vernacolo sanpietrano (facente parte dell'area del dialetto salentino), che può ricordare il siciliano; in questo dialetto scrive le sue prime canzoni.

Durante l'adolescenza impara a suonare la chitarra grazie agli insegnamenti del padre Vito Cosimo e la fisarmonica, mentre nel 1945 compone le sue due prime canzoni, che tuttavia non inciderà mai: E la luna fra le nubi che sorride al mio dolore e Il treno che fischia. Scrive anche alcune poesie, che fa stampare dal padre del suo amico Guglielmo Centonze, che è tipografo. Successivamente le sue canzoni saranno scritte tutte nel dialetto del suo paese, San Pietro.

Nel frattempo frequenta l'Istituto di Ragioneria a Lecce. Nel 1947 si trasferisce, all'insaputa del padre, a Torino per cercare fortuna, e lavora prima come cameriere e poi come apprendista gommista alloggiando in una baracca in affitto. Il freddo che patirà nel capoluogo piemontese, all'epoca capitale del cinema italiano, gli rimarrà nell'anima.

Nel 1949, dopo il servizio militare effettuato a Bologna ritorna a San Pietro Vernotico e si lascia crescere i baffi. In questo periodo inizia a esibirsi come suonatore di fisarmonica nei festini di paese, improvvisando serenate alle giovani ragazze con il suo gruppo storico di amici conquistandosi la fama di fimminaru sciupafemmine per via del suo aspetto fisico e delle sue doti artistiche straordinarie

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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