Roberto Murolo

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NATO IL 19-01-1912
MORTO IL 14-03-2003
Italia Roberto Murolo è stato un cantautore, chitarrista e attore italiano Infinita Memoria ha realizzato questo Memorial, per omaggiare un Uomo che attraverso il merito della sua opera si è distinto, ricoprendo un ruolo importante nella vita sociale culturale del Paese. E’stato quindi doveroso da parte nostra, erigere un monumento alla memoria, la dove poter indirizzare i nostri Infiniti ringraziamenti
Pubblicato il 04/09/2012


Postato il 14/03/2024

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 14/03/2023

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 14/03/2022

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 14/03/2021

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 14/03/2020

“Un uomo non muore mai se c’è qualcuno che lo ricorda.” (Ugo Foscolo)
Infinita Memoria
Postato il 14/03/2019

“Un uomo non muore mai se c’è qualcuno che lo ricorda.” (Ugo Foscolo)
Infinita Memoria
Postato il 14/03/2018

“Una lacrima per i defunti evapora. Un fiore sulla loro tomba appassisce. Una preghiera per la loro anima la raccoglie Iddio” (infinitamemoria)
Infinita Memoria
Postato il 14/03/2017

Il ricordo dei defunti, la cura dei sepolcri e i suffragi sono testimonianza di fiduciosa speranza, radicata nella certezza che la morte non è l’ultima parola sulla sorte umana, poiché l’uomo è destinato ad una vita senza limiti, che ha la sua radice e il suo compimento in Dio. (Papa Francesco)
Infinita Memoria
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Roberto Murolo (Napoli, 19 gennaio 1912 – Napoli, 13 marzo 2003) è stato un cantautore, chitarrista e attore italiano.

Biografia
Roberto Murolo nasce a Napoli il 19 gennaio 1912 (anche se la nascita viene registrata quattro giorni più tardi, il 23), penultimo dei sette figli di Lia Cavalli e di Ernesto Murolo (Napoli, 4 aprile 1876 – Napoli, 30 ottobre 1939, poeta, drammaturgo, giornalista e autore di canzoni).
Tra i maggiori protagonisti insieme a Sergio Bruni e Renato Carosone della scena musicale napoletana, nel periodo che va dal secondo dopoguerra al 1960, trascorre la sua infanzia in un salotto frequentato da Salvatore Di Giacomo, Ferdinando Russo, Libero Bovio e Raffaele Viviani.
Le sue grandi passioni giovanili sono la musica e lo sport. In quest'ultimo campo si distingue come tuffatore, vincendo il campionato italiano di tuffi alti nel 1937. Murolo ha sempre attribuito alla lunga pratica degli sport acquatici la sua notevole capienza polmonare.
Studia chitarra e nel 1933, a Ischia, in una delle prime esibizioni accompagna Vittorio De Sica che canta E palumme. Nel 1935 entra come impiegato nella compagnia del gas, dove resterà per tre anni, e grazie alla sua passione per il nuoto, vince addirittura i campionati nazionali universitari, venendo premiato dal Duce in piazza Venezia. L'anno successivo inizia a cantare nel gruppo vocale Mida Quartet, ispirato agli americani Mills Brothers, con un repertorio di canzonette ritmate, tra avanspettacolo e cabaret. Alla voce di Murolo spetta il trombone, Enz Diacova e Alberto Arcamone imitano le trombe, Amilcare Imperatrice il contrabbasso. Il Mida Quartet trascorre all'estero otto anni, dal 1938 al 1946, sbarcando il lunario tra teatri e locali in Germania, Bulgaria, Grecia, Ungheria e Spagna, proponendo un repertorio internazionale e di canzoni italiane. Nei primi decenni della sua carriera, utilizzò nei concerti una preziosa chitarra artigianale, costruita nel 1838 dalla liuteria Guadagnini, al tempo operante in piazza San Carlo a Torino.

Tornato in patria dopo la fine della guerra, Murolo inizia la carriera da solista in campo concertistico e in quello discografico nel 1948, esibendosi al Tragara Club di Capri. La sua voce da sussurro, seducente e intonata, valorizzata dall'uso del microfono, e il suo stile da chansonnier d'altri tempi incontrano subito il favore del pubblico. Canta Munasterio 'e Santa Chiara (Galdieri-Barberis, 1945), Tammurriata nera (Nicolardi-E. A. Mario, 1944), Scalinatella (Cioffi-Bonagura, 1948) e altri successi napoletani vecchi e nuovi, che raccoglierà in una fortunata antologia.
La radio diffonde in tutta Italia la sua voce attraverso i primi 78 giri della Telefunken-Durium, e inizia anche l'attività cinematografica: appare in Catene (1949), con la regia di Raffaello Matarazzo, insieme ad Amedeo Nazzari e Yvonne Sanson. Nello stesso anno lavora nel film Paolo e Francesca e l'anno dopo in Tormento, sempre di Matarazzo, ma anche in altre pellicole dove compare solo come cantante. E ancora in Menzogna (1952) e Saluti e baci (1953), dove figura accanto a Nilla Pizzi, Yves Montand, Giorgio Consolini e Gino Latilla.
Il 26 ottobre 1954 viene arrestato a Fermo con l'accusa di corruzione di minore. Condannato in primo grado a 3 anni e 8 mesi di reclusione, resta in carcere fino al processo d'appello, svoltosi a porte chiuse il 25 marzo 1955, che gli ridurrà la pena a 11 mesi con il beneficio della condizionale, determinandone l'immediata scarcerazione. Murolo, che si è sempre proclamato innocente, uscirà sconvolto e amareggiato, in un primo momento anche pensando addirittura di non cantare mai più. Fortunatamente riesce a dimenticare la brutta vicenda, avvedendosi che il pubblico è sempre pronto ad applaudirlo e che l'affetto dei suoi veri amici non ha avuto il minimo cedimento.

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