Angelo Schiavio

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NATO IL 15-10-1915
MORTO IL 17-09-1990
Italia Football pictogram.svg Angelo Schiavio è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo attaccante. Campione mondiale con l'Italia nel 1934, dove fu anche vicecapocannoniere con 4 gol tra cui quello decisivo segnato nei tempi supplementari della finale contro la Cecoslovacchia.
Pubblicato il 17/09/2017


Postato il 17/09/2017

« Fu il palleggio sicuro di Schiavio ad agevolare la sua azione di centravanti di sfondamento. Camminava e correva ondeggiando lievemente, sì che l'avversario non sapeva più da che parte prenderlo. Lo scatto pronto, autoritario. L'azione potente e veloce. Aveva un dribbling stretto, secco, imperioso. Il suo tiro era una fucilata. »
Basileo M.
Angelo Schiavio (Bologna, 15 ottobre 1905 – Bologna, 17 settembre 1990) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo attaccante. Campione mondiale con l'Italia nel 1934, dove fu anche vicecapocannoniere con 4 gol tra cui quello decisivo segnato nei tempi supplementari della finale contro la Cecoslovacchia.

Biografia
Nato da una famiglia di commercianti originaria di Gorla (piccola frazione affacciata sul Lago di Como fra i comuni di Veleso e Zelbio) Schiavio giocò in serie A solo con la maglia del Bologna in 16 stagioni da professionista. Esordì in maglia rossoblu il 28 gennaio 1923, contro la Juventus, nel campionato di Prima Divisione 1922-1923. Prese il posto del forte e sfortunato Cesare Alberti, andando a segno ben 6 volte in 11 partite. L'anno seguente, pur ancora molto Schiavio si affermò definitivamente nel 1925, con il primo storico scudetto del Bologna, legato anche alle sfide infinite col Genoa nelle finali di Lega Nord, che comportò lo svolgimento di 5 partite, di cui addirittura tre di spareggio. Quell'anno Schiavio realizzò 15 reti, che a novembre gli valsero la convocazione in Nazionale. Attaccante di eccezionale classe e potenza, dotato di dribbling micidiale, Schiavio tenne una media realizzativa impressionante: nel campionato 1925-26 - il Bologna raggiunse ancora la finale di Lega Nord, persa in tre partite contro la Juventus - andò a segno 26 volte in 23 partite; nel 1928-29 (secondo scudetto del Bologna) segnò 29 reti in 29 partite. Con l'avvento del girone unico, Schiavio fu ancora protagonista con lo “squadrone che tremare il mondo fa”, com'era allora chiamato il Bologna, diventando capocannoniere nel 1931/32 con 25 reti insieme al fiorentino Petrone, e l'anno dopo arrivò secondo, con 28 reti, dietro Felice Borel, diciottenne rivelazione juventina che segnò il record di 29 gol in 28 gare.giovane, contribuì a portare il Bologna alle finali di Lega Nord, perse contro il Genoa che diventò campione d'Italia.


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