Salvatore Schillaci, detto Totò è stato un calciatore italiano, di ruolo attaccante. Lo si ricorda principalmente per le sue prestazioni e reti nel campionato del mondo 1990, competizione chiusa dalla nazionale italiana al terzo posto, durante la quale Schillaci si è aggiudicato anche i titoli di capocannoniere e di migliore giocatore della competizione.
Pubblicato il 17/05/2025
Biografia
Nato nel quartiere del Capo, situato nel centro storico di Palermo, Schillaci è poi cresciuto al CEP.
Salvatore è il figlio di Mimmo, muratore, e di Giovanna Schillaci. Ha tre fratelli e una sorella.[3][4] Il fratello Giuseppe ha giocato nella Fermana nella stagione 1990-1991,[5] il fratello più giovane, Giovanni, da ragazzo ha sostenuto un provino per la Juventus.[5] Hanno intrapreso la carriera da calciatore anche suo nipote, Francesco Di Mariano,[6] e suo cugino, Antonio Maurizio Schillaci.
Si era sposato due volte: la prima nel 1987 con Rita, da cui si era separato nel 1995, e la seconda nel 2012 con la modella Barbara Lombardo.[7] Cattolico,[8] aveva tre figli: Jessica, Mattia, nato durante il campionato del mondo 1990,[9][10] e Nicole.[11]
Nel 2022 ha dovuto sottoporsi a operazioni chirurgiche e a chemioterapia a causa di un tumore al colon.[12] Colpito da una recidiva,[12] il 7 settembre 2024 è stato ricoverato nel reparto di pneumologia dell'ospedale Civico di Palermo,[13] in seguito all'aggravarsi delle sue condizioni di salute:[14] è morto il 18 dello stesso mese, all'età di 59 anni.[12][15]
La camera ardente è stata allestita allo stadio Renzo Barbera,[16] mentre i funerali sono stati celebrati il 20 settembre nella Cattedrale;[17][18] il feretro è stato poi portato al cimitero del comune di Delia per la cremazione.[19]
Caratteristiche Tecniche
Attaccante molto rapido,[20] «aveva una voglia di fare gol che non ho mai visto in nessuno», disse di lui il suo allenatore nel Messina, Franco Scoglio
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