Gianluca Vialli (Cremona, 9 luglio 1964 – Londra, 6 gennaio 2023[2]) è stato un calciatore, allenatore di calcio e dirigente sportivo italiano, di ruolo attaccante.
Tra i migliori centravanti degli anni 80 e 90 del XX secolo,[3][4][5][6] rientra nella ristretta cerchia dei calciatori che hanno vinto tutte e tre le principali competizioni UEFA per club, unico tra gli attaccanti.[7] Vincitore di numerosi trofei in campo nazionale e internazionale, è stato capocannoniere dell'europeo Under-21 1986,[8] della Coppa Italia 1988-1989 — in cui ha stabilito, con 13 reti, il record assoluto di realizzazioni in una singola edizione del torneo[9][10] —, della Coppa delle Coppe 1989-1990[11] e della Serie A 1990-1991.[12]
Tra il 1985 e il 1992 ha totalizzato 59 presenze e 16 reti nella nazionale italiana, prendendo parte a due mondiali (Messico 1986 e Italia 1990) e un europeo (Germania Ovest 1988); al suo attivo anche 21 gare e 11 gol con l'Under-21, con cui ha disputato due europei di categoria (1984 e 1986).
Più volte candidato al Pallone d'oro, si è classificato 7º nelle edizioni 1988 e 1991.[13] Nel 2015 è stato inserito nella Hall of Fame del calcio italiano.
Biografia
Nasce a Cremona, quinto e ultimo figlio di una benestante famiglia originaria di Cles, in Trentino-Alto Adige,[15] e vive un'infanzia agiata nella tenuta di famiglia, la Villa Affaitati Trivulzio di Grumello Cremonese.[16] Costretto a interrompere gli studi all'età di 16 anni a causa dell'attività sportiva,[17] riprende in mano i libri in età adulta e nel 1993 consegue da privatista il diploma di geometra nella natìa Cremona.[18]
Dal 2003 era sposato con Cathryn White Cooper, conosciuta a Londra durante il periodo al Chelsea; la coppia, stabilitasi nella capitale britannica, aveva due figlie.[19]
Muore il 6 gennaio 2023, all'età di 58 anni, al Royal Marsden Hospital di Londra, dove era ricoverato da qualche settimana in seguito al peggioramento delle sue condizioni di salute dovute a un tumore del pancreas diagnosticatogli nel 2017.[2] I funerali sono stati celebrati nella capitale britannica il 17 dello stesso mese, in forma privata.[20]
Caratteristiche tecniche
Giocatore
Dopo gli esordi da ala tornante, si affermò come centravanti completo,[26] dotato di tecnica,[27] velocità,[28][29] dinamismo,[29][30] forza fisica[30][31] e resistenza agli sforzi prolungati;[13] in qualche occasione fu impiegato anche a centrocampo,[32] dove faceva valere la propria abilità nel pressing e nella gestione del pallone.[33] Altalenante sul piano realizzativo,[34] soprattutto nella fase iniziale della carriera,[35] tra il 1986 e il 1991 fu tuttavia capocannoniere di quattro diverse competizioni, a seguito di un progressivo incremento della sua efficacia sotto porta;[23] mise a segno, peraltro, numerose reti di pregevole fattura — spesso in acrobazia[21][31][36] —, caratteristica che gli valse il soprannome Stradivialli,[35] coniato da Gianni Brera.[37] A cavallo degli anni 80 e 90 era ritenuto, da molti, il più forte attaccante italiano[3][5] e uno dei migliori al mondo.
Tatticamente preparato, era un leader carismatico, dal carattere forte:[39] a detta di Vujadin Boškov, queste doti lasciavano presupporre che Vialli avesse la stoffa dell'allenatore;[40] ruolo, quest'ultimo, che l'attaccante cremonese iniziò a ricoprire ancor prima di ritirarsi dal calcio giocato.
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