Gino Latilla

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NATO IL 07-11-1924
MORTO IL 11-09-2011
Italia Gino Latilla è stato un cantante italiano Infinita Memoria ha realizzato questo Memorial, per omaggiare un Uomo che attraverso il merito della sua opera si è distinto, ricoprendo un ruolo importante nella vita sociale culturale del Paese. E’stato quindi doveroso da parte nostra, erigere un monumento alla memoria, la dove poter indirizzare i nostri Infiniti ringraziamenti
Pubblicato il 14/01/2016


Postato il 11/05/2018

Ciao Gino! Sei stato “il vento” dell’amore per la musica e la melodia. E nel vento sarai sempre la eco di una canzone che ha fatto “belle le mamme del mondo” e il cuore di chi ti ha ascoltato con ammirazione.
Gregorio Sasso
Postato il 14/01/2016

Fu tra i protagonisti del Festival Internazionale della Canzone di Venezia, dove vinse il primo premio nel 1955, assieme alla moglie Carla Boni e al Quartetto Cetra, con la canzone Vecchia Europa.
Adele Pcifici
Gino Latilla, nome d'arte di Gennaro Latilla (Bari, 7 novembre 1924 – Firenze, 11 settembre 2011), è stato un cantante italiano.

Biografia
Cresciuto alla scuola del padre (il cantante Mario Latilla), esordì negli anni della seconda guerra mondiale al Teatro Manzoni di Bologna con Mailù.

Nel dopoguerra fu in tournée in Germania e negli Stati Uniti per poi essere assunto in RAI come "cantante della radio" nel 1952, grazie all'interessamento del maestro Cinico Angelini, che lo volle nella sua orchestra dopo aver ascoltato alla radio Gigolette (1951). Proprio Angelini lo soprannominò "il mio errore", per averlo ritenuto "non idoneo" in un precedente provino. Nel 1953 ebbe una parte nel film musicale italiano Dieci canzoni d'amore da salvare, di Flavio Calzavara, cantando insieme ad altri cantanti famosi dell'epoca quali Nilla Pizzi, Giacomo Rondinella e Franco Ricci.

Successi
Numerosi i suoi successi, riscossi nelle varie edizioni del Festival di Sanremo, da Vecchio scarpone (1953, con Giorgio Consolini) al doppio trionfo del 1954 con Tutte le mamme (insieme a Giorgio Consolini) ed ...E la barca tornò sola (con Franco Ricci), rispettivamente prima e terza classificata, dai duetti con la futura moglie Carla Boni - Casetta in Canadà (1957) e Timida serenata (1958) - a "Amare un'altra (con Nilla Pizzi) Io sono il vento (1959, con Arturo Testa) ed Il mare nel cassetto (1961, con Milva).
Fu protagonista anche al Festival internazionale della canzone di Venezia, dove vinse nel 1955, insieme alla Boni e al Quartetto Cetra, con Vecchia Europa.

Fra gli altri successi, si ricordano Amico tango (1953, con la Pizzi), Tchumbala bey (1954, musica di Fred Buscaglione e testo di Leo Chiosso), Marietta monta in gondola (1954) e Serenatella sciue' sciue' (1957), entrambe queste ultime con la Boni. Colse l'ultimo trionfo, in coppia con la moglie, al Festival della canzone napoletana del 1961, con Tu sì comm'a 'na palummella, bissando il successo ottenuto del '55 con E stelle e' Napule (con Boni e Maria Paris).


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