Don Carlo Gnocchi

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NATO IL 25-10-1902
MORTO IL 28-02-1956
Italia Beato Carlo Gnocchi è stato un presbitero, educatore e scrittore italiano. È venerato come beato dalla Chiesa cattolica. Fu cappellano militare degli alpini durante la Seconda guerra mondiale e, a seguito della tragica esperienza della guerra, si adoperò ad alleviare le piaghe di sofferenza e di miseria - da quest'ultima.

Medaglia d'argento al valore militare - nastrino per uniforme ordinaria  Medaglia d'argento al valore ...

Pubblicato il 01/07/2014


Postato il 28/02/2016

“Sappiate che nulla di ciò che ha radice nel cuore è perduto o verrà dimenticato”.
Infinita Memoria
Postato il 28/02/2015

L'amore è la più benefica, universale e santa di tutte le forze naturali, per la quale l'uomo può evadere dalla clausura dell'io per donarsi, e diventare fonte viva e luminosa di altre vite nel mondo. (Don Carlo Gnocchi)
GInevra
Postato il 01/07/2014

« Un volto, uno sguardo che viene da lontano: l’amore per i giovani, la passione educativa, lo slancio di un lungo e mai finito cammino, tra i sentieri della guerra, nei silenzi smarriti della terra russa, l’affetto tenero ed appassionato per i suoi mutilatini »(Carlo Maria Martini)
Federica F.
Beato Carlo Gnocchi (San Colombano al Lambro, 25 ottobre 1902 – Milano, 28 febbraio 1956) è stato un presbitero, educatore e scrittore italiano. È venerato come beato dalla Chiesa cattolica.
Fu cappellano militare degli alpini durante la Seconda guerra mondiale e, a seguito della tragica esperienza della guerra, si adoperò ad alleviare le piaghe di sofferenza e di miseria - da quest'ultima.

Biografia
I primi anni

« Due miei figli li hai già presi, Signore. Il terzo te l'offro io, perché tu lo benedica e lo conservi sempre al tuo servizio »
(Clementina Pasta, madre di Don Gnocchi)

Il Beato Carlo Gnocchi nacque in un paese della pianura lombarda, a pochi chilometri da Lodi, da Enrico e Clementina Pasta, sarta. Ultimo di tre fratelli, perse il padre nel 1907, all'età di 5 anni, a causa della silicosi, malattia causatagli dal lavoro insalubre di marmista. Trasferitosi a Milano con la famiglia, perse in pochi anni i due fratelli, Mario, nel 1908, ed Andrea, nel 1915, a causa della tubercolosi.
Carlo crebbe in un ambiente molto devoto e fervente, e l'assidua frequentazione alle funzioni, nel paese di Montesiro, frazione di Besana in Brianza, dove spesso si trasferì da parenti a causa della salute cagionevole, lo avvicinò a don Luigi Ghezzi, coadiutore, che lo affiancò nella scelta di entrare in seminario.

Venne ordinato sacerdote nel 1925, dall'Arcivescovo di Milano, Eugenio Tosi, e lo stesso anno celebrò la sua prima messa a Montesiro.

Educatore
« Com'è bello giocare con la neve quando è pulita e bianca. Anche Gesù gioca volentieri con le anime dei bimbi quando sono bianche e pulite; ma se diventano sporche a Gesù non piacciono più… »
(Carlo Gnocchi)
La passione primaria di Carlo Gnocchi, fin dai primi anni di sacerdozio, fu la crescita e l'educazione dei giovani avvicinatisi alla chiesa e all'oratorio.
Affidato prima alla parrocchia di Cernusco sul Naviglio e, nel 1926, alla popolosa San Pietro in Sala di Milano, protrasse per anni la sua vocazione, creando un profondo legame con i suoi parrocchiani.
La fama di educatore giunse al cardinale arcivescovo di Milano, Ildefonso Schuster che, nel 1936, lo nominò direttore spirituale del prestigioso Istituto Gonzaga dei Fratelli delle Scuole Cristiane.

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