Ardengo Soffici

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NATO IL 07-04-1879
MORTO IL 19-08-1964
Italia Ardengo Soffici è stato uno scrittore, saggista, poeta e pittore italiano - Infinita Memoria ha realizzato questo Memorial, per omaggiare un Uomo che attraverso il merito della sua opera si è distinto, ricoprendo un ruolo importante nella vita sociale culturale del Paese. E’stato quindi doveroso da parte nostra, erigere un monumento alla memoria, la dove poter indirizzare i nostri Infiniti ringraziamenti
Pubblicato il 21/03/2018


Ardengo Soffici (Rignano sull'Arno, 7 aprile 1879 – Vittoria Apuana, 19 agosto 1964) è stato uno scrittore, saggista, poeta e pittore italiano.

Biografia
Nato da famiglia di agiati agricoltori, nella primavera del 1893 si trasferì a Firenze con la famiglia e assistette, senza nulla poter fare, alla rovina finanziaria del padre che li condusse alla povertà.

Vocazione per l'arte
I suoi studi, indirizzati verso l'arte e solo marginalmente verso la letteratura, furono presto interrotti ed egli dovette presto cercarsi un lavoro presso lo studio di un avvocato fiorentino. Risalgono a questo periodo i suoi contatti con un ristretto gruppo di giovani artisti che si muovevano intorno all'Accademia delle Arti e alla Scuola del Nudo dove erano maestri Giovanni Fattori e Telemaco Signorini. Soffici giunse attraverso la pittura nel mondo della cultura e da autodidatta divenne scrittore.

Il soggiorno parigino
Era intanto morto il padre e la madre si era trasferita presso alcuni parenti a Poggio a Caiano; così Soffici nel 1900 decise di abbandonare l'ambiente ristretto in cui viveva e, imitando alcuni amici artisti, si recò a Parigi. A Parigi Soffici lavora come illustratore su riviste importanti come L'Assiette au Beurre; è malpagato e conduce una vita di stenti e rinunce. Qui però ha la possibilità di incontrare artisti emergenti e già affermati come Guillaume Apollinaire, Pablo Picasso e Max Jacob, e frequentare il mondo vivace che si era formato intorno alla rivista La plume.

Per quest'ultima e per L'Europe artiste scrive numerosi articoli. Importanti anche gli incontri con artisti e scrittori italiani, come Giovanni Vailati, Emilio Notte, Mario Calderoni e Giovanni Papini, Giuseppe Prezzolini, con il quale stringerà, al ritorno in Italia, una forte amicizia, nonostante la diversità di carattere. È in questo periodo che si formano le radici di Soffici scrittore. Egli infatti inizia a scrivere articoli di critica d'arte che invia al Papini. Gli articoli saranno pubblicati sul Leonardo con lo pseudonimo di Stefan Cloud ("nuvola di corone", ma forse solo "Stefano Nuvola").


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