Filippo Turati (Canzo, 26 novembre 1857 – Parigi, 29 marzo 1932) è stato un politico e giornalista italiano, tra i primi e importanti leader del socialismo italiano, e tra i fondatori a Genova, nel 1892, dell'allora Partito dei Lavoratori Italiani (che diventerà nel 1893 a Reggio Emilia, Partito Socialista dei Lavoratori Italiani, avendo ancora questo nome al convegno di Imola (BO) nel 1894 e nel 1895 con il congresso di Parma Partito Socialista Italiano).
La vita]
I primi anni
Figlio di un alto funzionario statale di idee conservatrici e altoborghesi, il giovane Filippo nacque e visse i suoi primi anni intorno a una piccola cittadina vicino a Como. Studiò quindi al liceo classico Ugo Foscolo di Pavia e sin da giovanissimo collaborò con delle riviste d'orientamento democratico e radicale. Si trasferì poi a Bologna, per laurearsi in giurisprudenza e diventare avvocato nel 1877. L'anno successivo si trasferì definitivamente a Milano, dove conobbe note figure intellettuali quali il politico di ispirazione mazziniana-repubblicana Arcangelo Ghisleri o il filosofo psicologo Roberto Ardigò. Qui iniziò anche una carriera di pubblicista e critico letterario.
Anna Kuliscioff
La sua linea politica fu determinata sia dallo stretto rapporto con gli ambienti operai milanesi, sia dalle idee marxiste di una sua amica, la compagna ucraino-russa Anna Kuliscioff, che conobbe intorno al 1882-1884. Quest'ultima, separata da poco dal marito (il politico Andrea Costa), si legò poi sentimentalmente a Turati per tutta la vita, sebbene non si fossero mai sposati e non avessero mai avuto figli. Le loro idee politiche coincidevano poiché entrambi si ispiravano alla dottrina marxista.
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Continua a leggere
it.wikipedia.org/wiki/Filippo_Turati