Adriano De Zan (Roma, 20 maggio 1932 – Milano, 24 agosto 2001) è stato un giornalista, conduttore radiofonico e conduttore televisivo italiano.
La vita Modifica
Figlio di artisti, cantanti di operetta, trascorre l'infanzia spostandosi da un luogo all'altro. I primi anni vive a Bologna, poi si sposta con la famiglia a Montecatini Terme, e infine approda in età adolescenziale a Milano. Terminato il liceo scientifico, si iscrive alla Bocconi, per intraprendere studi di economia.
La carriera
Durante il primo anno di facoltà incontra a Torino, nel 1953, durante un'esibizione del padre a teatro, il telecronista Carlo Bacarelli, che gli propone l'entrata nella neonata Rai. De Zan accetta e, assunto dalla sede torinese, intraprende la carriera di telecronista di ciclismo nel 1954, accompagnato da Nicolò Carosio, nell'edizione di quell'anno della Milano-Sanremo. Dotato di grandissima esperienza, conoscenza della storia del ciclismo, e timing, riusciva spesso ad accompagnare le tappe, nei momenti di minor interesse, con aneddoti suggestivi. Impareggiabili le conduzioni accanto a Davide Cassani negli ultimi anni di attività. Tra i momenti più toccanti delle sue radiocronache le vittorie di tappa di Marco Pantani al Tour de France e la sfortunata tappa del 1995, sempre al Tour, in cui perse tragicamente la vita Fabio Casartelli. In quest'ultima occasione vinto dallo sconforto, con la voce rotta dal pianto, dovette lasciare il microfono all'allora commentatore tecnico Vittorio Adorni. Dopo la sua scomparsa, Mario Cipollini, per onorarne la memoria corse e vinse una tappa del Giro d'Italia, con una sua foto posta tra la propria testa e il caschetto. Rimarrà indelebile nelle menti degli appassionati di ciclismo l'incipit di ogni sua telecronaca:urante il primo anno di facoltà incontra a Torino, nel 1953, durante un'esibizione del padre a teatro, il telecronista Carlo Bacarelli, che gli propone l'entrata nella neonata Rai. De Zan accetta e, assunto dalla sede torinese, intraprende la carriera di telecronista di ciclismo nel 1954, accompagnato da Nicolò Carosio, nell'edizione di quell'anno della Milano-Sanremo. Dotato di grandissima esperienza, conoscenza della storia del ciclismo, e timing, riusciva spesso ad accompagnare le tappe, nei momenti di minor interesse, con aneddoti suggestivi. Impareggiabili le conduzioni accanto a Davide Cassani negli ultimi anni di attività. Tra i momenti più toccanti delle sue radiocronache le vittorie di tappa di Marco Pantani al Tour de France e la sfortunata tappa del 1995, sempre al Tour, in cui perse tragicamente la vita Fabio Casartelli. In quest'ultima occasione vinto dallo sconforto, con la voce rotta dal pianto, dovette lasciare il microfono all'allora commentatore tecnico Vittorio Adorni. Dopo la sua scomparsa, Mario Cipollini, per onorarne la memoria corse e vinse una tappa del Giro d'Italia, con una sua foto posta tra la propria testa e il caschetto. Rimarrà indelebile nelle menti degli appassionati di ciclismo l'incipit di ogni sua telecronaca:
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