Ilario Canacci (Roma, 12 febbraio 1927 – Roma, 24 marzo 1944) è stato un partigiano italiano, uno dei "martiri" delle Fosse Ardeatine ucciso a 17 anni.
Nato da Rina Canacci e da Antonio La Bruna, il padre naturale che non lo riconobbe mai, Ilario ancora bambino fu affidato alla famiglia di Arduino Veloccia ed Ersilia Calabrese ad Alatri che lo allevarono con amore mantenendo regolari rapporti con la famiglia a Roma fino all’età di 14 anni, quando venne a mancare l’assistenza dell'Omni, (Opera nazionale maternità ed infanzia) perché nel frattempo anche la sorella Anna Maria era stata affidata ad una famiglia di Frosinone.
La borgata Gordiani
La sorella ricorda: «Eravamo sei fratelli senza padre, Ilario, a 17 anni era il capofamiglia e ci manteneva tutti, compresa mia madre. Faceva il fornaretto[2] alla borgata Gordiani.» Andava in giro, con la bicicletta, a portare il pane. Poi trovò un posto in centro all’Hotel Pace Elvezia. «Aveva imparato a portare tanti bicchieri su un cabaret, con una mano sola. Ne andava orgoglioso».
La borgata Gordiani situata a Roma nei pressi dei quartieri popolari, oggi semiperiferici, di Centocelle e Torpignattara, era così chiamata dalla strada dello stesso nome (via dei Gordiani), che l'attraversava e che congiungeva, come ancora oggi, la via Casilina alla via Prenestina.
All'epoca in cui si svolsero i fatti della breve vita di Ilario Canacci era divenuta un centro di raccolta che ancora nel dopoguerra dava riparo in baracche fatiscenti a quel sottoproletariato che Pier Paolo Pasolini descriveva nei suoi romanzi. Approssimandosi la caduta del fascismo la borgata era a grande maggioranza schierata con il Partito Comunista ed era divenuta una sorta di zona franca dove non osavano entrare né la polizia, che anzi in alcuni caso collaborava con i resistenti, né i tedeschi.
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Continua a leggere
it.wikipedia.org/wiki/Ilario_Canacci
Entra nella tua area riservata per pubblicare video e foto.
Le fotografie sono la nostra Memoria nel tempo, suddividono la vita in una serie di attimi, ognuno dei quali ha il valore di un'intera esistenza.