Bruno Bucci, fu Umberto, di Brindi Elena, nato a Roma il 7 luglio 1914. Professione: Disegnatore. Servizio militare: Caporale Maggiore del Genio. Militante nel Partito d’Azione.
Umberto e Bruno Bucci si trovavano a Regina Coeli da 48 giorni. Erano stati traditi da un vicino di casa, che li aveva segnalati per “attività sovversiva e riunioni sediziose”, ed era vero. Antifascisti da sempre, ferventi sostenitori della libertà e della democrazia, attivissimi collaboratori delle squadre armate del Partito d’Azione, non potevano essere più sovversivi di così, in un periodo in cui l’invasore tedesco dettava la sua legge barbara in modo incontrastato e anche parlare al telefono con i propri cari era considerato illegale.
Chiunque conosca la loro storia, potrebbe dire, in tutta onestà, che questi due giovani patrioti avevano già sufficientemente pagato per un “orrendo crimine”, quello di difendere ciò in cui credevano: sorpresi nel sonno nella notte del 3 febbraio 1944 dalla banda fascista Kock, selvaggiamente picchiati e condotti alle prigioni di via Tasso, furono torturati per due giorni e lasciati in balia della furia cieca degli squadristi, prima di essere trasferiti al Regina Coeli. Ma chiunque conosca la loro storia, sa anche che li attendeva una sorte ben peggiore.
Arrestati il 3 febbraio 1944, di notte, nella propria abitazione, dalla Banda Koch. Detenuto a Regina Coeli, Braccio Italiano.
Biografia tratta da ilfrizzo.it/Luceriae0948.htm