Aldo Finzi (Legnago, 20 aprile 1891 – Roma, 24 marzo 1944) è stato un militare, dirigente sportivo e politico italiano.
Biografia
Suo padre Emanuele, ricco proprietario di un'industria molitoria a Badia Polesine e di origini ebraiche, si dichiarò agnostico e libero pensatore, sposatosi in età avanzata ad una ragazza cattolica ne ebbe sette figli educati tuttavia secondo i precetti cristiani. Aldo Finzi[1] studiò con scarso profitto a Parma e quindi frequentò per tre anni un istituto tecnico vicino a Weimar. Iniziò l'attività politica nel 1913 come consigliere comunale nel comune di residenza di Badia Polesine dove aveva nel frattempo avviato una concessionaria di motociclette Rudge-Witworth.
Nel 1915 pur riformato per deficienza toracica, riuscì lo stesso ad arruolarsi nel Regio Esercito per prendere parte alla prima guerra mondiale, dapprima come soldato semplice e staffetta motociclista, poi, nel 1916, da ufficiale di complemento di artiglieria e quindi, sul finire dello stesso anno, come pilota[2]. Assegnato alla 48ª Squadriglia Ricognizione, equipaggiata con Caudron G.3 e G.4 vi conoscerà Natale Palli che alla fine del 1917 lo inviterà a seguirlo alla costituenda 87ª Squadriglia, con la quale prenderà poi parte al volo su Vienna.
Dopo la fine della Grande Guerra, laureatosi in legge a Ferrara, si stabilì a Milano, dove aderì nel 1920 ai fasci di combattimento venendo eletto deputato nel 1921. Nel settembre dello stesso anno Finzi portò al debutto nelle competizioni la neonata Moto Guzzi, partecipando alla Milano-Napoli, prova conclusiva del Campionato Motociclistico Italiano su Strada, in sella a una "500 Normale".
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