Valeria Valeri

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NATA IL 08-12-1921
MORTA IL 11-06-2019
Italia Valeria Valeri, è stata un'attrice e doppiatrice italiana. Apprezzata attrice del genere brillante, e dimostratasi anche di ottimo spessore drammatico, recita ininterrottamente sui palcoscenici teatrali, senza pause, sin dalla seconda metà degli anni quaranta, diventando una delle presenze storiche del teatro italiano del dopoguerra.
Pubblicato il 12/06/2019


Valeria Valeri, pseudonimo di Valeria Tulli (Roma, 8 dicembre 1921 – Roma, 11 giugno 2019[2]), è stata un'attrice e doppiatrice italiana.

Apprezzata attrice del genere brillante, e dimostratasi anche di ottimo spessore drammatico, recita ininterrottamente sui palcoscenici teatrali, senza pause, sin dalla seconda metà degli anni quaranta, diventando una delle presenze storiche del teatro italiano del dopoguerra.

Dal 1º dicembre 2015 era cittadina onoraria di Forlì

Biografia
A 22 anni, mentre segue i corsi di recitazione tenuti da Elsa Merlini, partecipa a un concorso per annunciatrice radiofonica indetto dalla Rai, classificandosi al 2º posto. Rinuncia ad entrare alla radio, dopo il saggio di diploma tenuto, ed intraprende la carriera teatrale sin dalla stagione 1948-1949, nella Compagnia di Laura Carli, debuttando a Forlì, nello spettacolo Caldo e freddo di Fernand Crommelynck.

Sul palcoscenico recita ininterrottamente sino ai giorni nostri, diventando una delle più apprezzate attrici del genere brillante, ma dimostrandosi anche di ottimo spessore drammatico.

Teatro
A partire dalla stagione 1950-1951 recitò con Gino Cervi e Andreina Pagnani in testi contemporanei del livello di L'albergo dei poveri di Gorkij, Harvey di Mary Chase, I figli di Edoardo di Jackson, Bottomley e Marc-Gilbert Sauvajon, nonché del classico Il mercante di Venezia di William Shakespeare. Dalla stagione 1955-1956 entra a far parte della Compagnia del Teatro Stabile di Genova, recitando testi di Giraudoux, Cechov, Dostoevskij e, tra gli italiani, Bertolazzi (La Gibigianna), Diego Fabbri e Marco Praga (La moglie ideale). Nel 1958 avviene la svolta decisiva della carriera, sia professionale che personale: entra a far parte della celebre Compagnia Attori Associati, accanto a Ivo Garrani, Giancarlo Sbragia e con Enrico Maria Salerno; insieme a quest'ultimo ottiene i primi grandi consensi nel 1960, nello spettacolo Sacco e Vanzetti (dove interpretò il ruolo della moglie di Nicola Sacco) ed instaurò un sodalizio artistico e affettivo tra i più importanti della storia del nostro spettacolo. Da Salerno ebbe anche una figlia, Chiara, apprezzata attrice e doppiatrice, ma non si sposarono mai. Nel 1968 recitarono insieme anche nella serie televisiva La famiglia Benvenuti.

Durante la stagione 1963-1964 recitò insieme ad Alberto Lupo (in quel periodo popolarissimo), tornando allo Stabile di Genova in testi come La vita è sogno di Pedro Calderón de la Barca, Baciami Alfredo di Carlo Terron e Alfa Beta di E. A. Whitehead. Ma è tra la fine degli anni '60 e i primi anni '70 che la Valeri conosce i maggiori successi, in coppia con Alberto Lionello nelle commedie brillanti Occupati di Amelia! di Georges Feydeau e L'anatra all'arancia di William Douglas-Home. Nella stagione 1977-1978 recitò con Gino Bramieri e Paola Tedesco nella commedia di Italo Terzoli ed Enrico Vaime Anche i bancari hanno un'anima e affrontò anche testi goldoniani come La vedova scaltra.



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