Ray Lovelok

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NATO IL 19-06-1950
MORTO IL 10-11-2017
Italia Raymond Lovelock detto Ray è stato un attore e cantante italiano.
Ha svolto la carriera di cantante per un breve periodo della sua vita (circa tre anni), pur continuando la professione di attore che in seguito diventerà l'unica della sua carriera, brillantemente sviluppatasi sino al teatro a partire dalla seconda metà degli anni 2000.
Pubblicato il 26/03/2018


Raymond Lovelock detto Ray (Roma, 19 giugno 1950 – Trevi, 10 novembre 2017) è stato un attore e cantante italiano.
Ha svolto la carriera di cantante per un breve periodo della sua vita (circa tre anni), pur continuando la professione di attore che in seguito diventerà l'unica della sua carriera, brillantemente sviluppatasi sino al teatro a partire dalla seconda metà degli anni 2000.

Biografia
Il nome e cognome stranieri sono dovuti alla nazionalità inglese del padre. Nel 1967, al diciassettenne Raymond Lovelock, aspirante attore che aveva già lavorato come comparsa e attore di fotoromanzi, viene affidata la prima vera parte nel film western Se sei vivo spara. Per il primo lavoro importante deve attendere l'anno successivo, il 1968, quando viene scritturato per Banditi a Milano, diretto da Carlo Lizzani: in questo film, Lovelock interpreta Donato Lopez detto Tuccio, il minorenne della banda che terrorizza la città. Nello stesso periodo, con il vero nome, si dedica all'attività musicale, cantando nel complesso del suo collega Tomas Milian (il Tomas Milian Group, che incide per la CBS), incidendo da solista per la CGD e componendo anche alcune canzoni per le colonne sonore dei film Il delitto del diavolo (Le regine) e Uomini si nasce poliziotti si muore.

Tra i suoi film più famosi, lo statunitense Cassandra Crossing (1976) di George Pan Cosmatos. È di quel periodo anche il filone poliziesco che lo vede in lungometraggi come Squadra volante (1974), Uomini si nasce poliziotti si muore (1976), Pronto ad uccidere (1976). Solo cinema fino al 1980, poi il primo lavoro televisivo: La casa rossa, diretto da Luigi Perelli. Da allora, seguono sceneggiati per il piccolo schermo quali L'amante dell'Orsa Maggiore (1982), I due prigionieri del 1984 (con Cochi Ponzoni) in cui l'attore è diretto da Anton Giulio Majano. Un anno dopo, è fra i protagonisti di A viso coperto (miniserie televisiva); segue Mino - Il piccolo alpino (1986), diretto come il precedente da Gianfranco Albano. Seguono poi Solo (1989), Uomo contro uomo (1989) e La piovra 5 - Il cuore del problema (1990) in cui interpreta un agente americano nella prima puntata ambientata a New York.

Altri lavori in tv: Un bambino in fuga tre anni dopo del 1991, Il coraggio di Anna (1992), Delitti privati (1993), Mamma per caso del 1997 (al fianco di Raffaella Carrà), storia di due giornalisti legati sentimentalmente diretta da Sergio Martino. In quello stesso anno, è anche nei film tv Dove comincia il sole e A due passi dal cielo, quest'ultimo, diretto ancora da Sergio Martino, sulla difficile realtà delle adozioni. Nel 1998 è in Primo cittadino e, nel 1999, in Villa Ada di Pier Francesco Pingitore e nella prima serie di Commesse nel ruolo dell'amante di Nancy Brilli. Nel 1999-2000 prende parte al telefilm Turbo e nel 2000-2001 alla soap opera Ricominciare.


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