Luca De Filippo

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NATO IL 03-06-1948
MORTO IL 27-11-2015
Italia Luca De Filippo è stato un attore e regista italiano di teatro - Infinita Memoria ha realizzato questo Memorial, per omaggiare un Uomo che attraverso il merito della sua opera si è distinto, ricoprendo un ruolo importante nella vita sociale culturale del Paese. E’stato quindi doveroso da parte nostra, erigere un monumento alla memoria, la dove poter indirizzare i nostri Infiniti ringraziamenti
Pubblicato il 27/11/2015


Postato il 27/11/2015

«La recitazione è personale. Non si insegna. Conoscenze tecniche come l'impostazione della voce, i movimenti nello spazio scenico si apprendono sul campo. Invece, si insegna un metodo, e cioè l'analisi del testo, il significato, il modo di metterlo in scena. Tutta l'opera di Eduardo è teatro sociale, una riflessione sulle persone e sulle relazioni tra loro. Ed è il teatro che faccio anch'io. Io so che uno spettacolo è riuscito quando riesco a trasmettere quella essenza al pubblico. Ecco, questo è un metodo, che ho imparato da Eduardo e fatto mio».
Saverio Masci

Luca De Filippo (Roma, 3 giugno 1948 – Roma, 27 novembre 2015) è stato un attore e regista italiano di teatro.

Biografia
Luca era figlio di Eduardo De Filippo e della cantante e attrice torinese Thea Prandi. Da due diverse compagne ha avuto tre figli (Matteo, Tommaso e Luisa). Nel 2013 ha sposato Carolina Rosi figlia del regista Francesco Rosi, con la quale ha condiviso anche tante avventure teatrali.

Il 10 novembre 2015 è ricoverato in ospedale a Roma per una discopatia e gli viene diagnosticato un male incurabile. Muore il 27 novembre all'etá di 67 anni nella sua casa romana.

Carriera
La sua carriera comincia a soli sette anni, nel 1955, quando è Peppeniello in Miseria e nobiltà, di Eduardo Scarpetta, diretto dal padre.

Il debutto vero e proprio, però, avviene a vent’anni, ne Il figlio di Pulcinella di Eduardo (regia di Gennaro Magliulo), col nome di Luca Della Porta. Da questo momento inizia un’intensissima attività teatrale. Con la regia del padre, partecipa - sia in teatro che nella versione televisiva - a Il contrattoSabato, domenica e lunedìFilumena MarturanoNon ti pagoIl sindaco del rione SanitàNapoli milionaria!De Pretore VincenzoLe bugie con le gambe lungheUomo e galantuomo,Natale in casa CupielloGli esami non finiscono maiLe voci di dentroSik-Sik, l'artefice magicoGennarenielloDolore sotto chiaveQuei figuri di tanti anni fa,Ditegli sempre di sìChi è cchiu' felice 'e me!, al pirandelliano Berretto a sonagli, a un'opera di Gino Rocca Scorzetta di limone, a 'O tuono 'e marzo, a La donna è mobile di Vincenzo Scarpetta e ad alcune opere di Eduardo Scarpetta: Cani e gattiLu curaggio de nu pumpiero napulitano’Na santarellaTre canzune fortunate eNu turco napulitane.

Numerose sono anche le sue apparizioni cinematografiche e televisive: è tra gli interpreti, insieme a Helmut Berger. e con lo pseudonimo di Luca Della Porta, di I giovani tigri (1967), regia di Antonio Leonviola; con Carlo Giuffré, della serie televisiva diretta da Mino Guerrini Quel negozio di piazza Navona (1969); sempre per la televisione lavora in Petrosenella e Le scene di Napoli (1982); è la volta poi della serie Naso di cane, regia di Pasquale Squitieri, con Claudia Cardinale (1985); quindi de Il ricatto, diretto da vari registi, interpretato, tra gli altri, da Massimo Ranieri e Kim Rossi Stuart; di Sabato, domenica e lunedì (1990), regia di Lina Wertmüller, con Sophia Loren; della versione televisiva, insieme a Lello Arena, di Uscita di emergenza (1992), di Manlio Santanelli; della miniserie Mannaggia alla miseria, regia di Lina Wertmüller (2010) dove interpreta il personaggio di Anacleto Figliola; dei film Come te nessuno mai, regia di Gabriele Muccino (1999), conAnna Galiena e Venuto al mondo , regia di Sergio Castellitto (2012), con Penelope Cruz. È del 2015 la sua partecipazione al film La stoffa dei sogni di Gianfranco Cabiddu, tratto da La tempesta nella traduzione in napoletano antico di Eduardo. Fonda nel 1981 la propria compagnia teatrale, con cui sceglie di confrontarsi non solo con le commedie del padre, ma con tutti i grandi maestri della storia del teatro: da Molière a Pinter, a Beckett, da Scarpetta a Luigi Pirandello. 

 

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