Guglielmo Epifani

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NATO IL 24-03-1950
MORTO IL 07-06-2021
Italia Guglielmo Epifani (Roma, 24 marzo 1950) è stato un sindacalista e politico italiano. Segretario generale della CGIL dal 2002 al 2010 e dall'11 maggio 2013 al 15 dicembre 2013 segretario del Partito Democratico, fu anche deputato della XVII Legislatura
Pubblicato il 09/06/2021


Ettore Guglielmo Epifani (Roma, 24 marzo 1950 – Roma, 7 giugno 2021) è stato un sindacalista e politico italiano.

Segretario generale della CGIL dal 2002 al 2010 e dall'11 maggio 2013 al 15 dicembre 2013 segretario del Partito Democratico, fu anche deputato della XVII Legislatura[1]. Nel 2017 fu uno degli aderenti ad Articolo Uno[2]. Ricandidato per la XVIII legislatura alla Camera dei Deputati nelle liste di Liberi e Uguali[2]. Dal 23 marzo 2018[3] alla morte ricoprì un secondo mandato parlamentare.

Biografia
Nacque a Roma da genitori di origine campana[4]. Nel 1953 si trasferì a Milano con la famiglia per poi tornare nella capitale, nel quartiere Talenti. Nel 1969 conseguì la maturità classica al liceo Orazio[5], dove conobbe anche la sua futura moglie, Maria Giuseppina De Luca.

Nel 1973 si laureò quindi all'Università La Sapienza di Roma in filosofia con una tesi su Anna Kuliscioff

È deceduto il 7 giugno 2021, all'età di 71 anni, a seguito di un'embolia polmonare[8][7].

Carriera sindacale
Dopo la laurea si iscrisse alla CGIL, dove per alcuni anni lavorò come sindacalista. Nel 1974 venne nominato alla direzione dell'Esi, casa editrice della federazione per poi approdare all'ufficio sindacale, dove coordinò le politiche contrattuali delle categorie, e poi all'ufficio industria della stessa CGIL[2].

Socialista, nel 1979 iniziò la sua carriera di dirigente sindacale come segretario generale aggiunto della categoria dei lavoratori poligrafici e cartai[2]. Nel 1990 entrò quindi nella segreteria confederale e nel 1993 fu nominato da Bruno Trentin segretario generale aggiunto. Fu iscritto prima al Partito Socialista Italiano e, in seguito allo scioglimento del PSI, ai DS[2].

Dal 1994 al 2002 fu vicesegretario della CGIL e a seguito della conclusione del mandato di Sergio Cofferati assunse l'incarico di segretario generale, primo socialista a guidare la confederazione dai tempi della sua ricostituzione nel 1944. Nel 2010 terminò la carriera sindacale ed il 3 novembre dello stesso anno fu sostituito da Susanna Camusso, prima donna segretaria generale della CGIL.



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