Mario Rigoni Stern

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NATO IL 01-11-1921
MORTO IL 16-06-2008
Italia Mario Rigoni Stern è stato un militare e scrittore italiano. Legatissimo alla sua terra, l'Altopiano di Asiago (era il discendente dell'ultimo cancelliere della Federazione dei Sette Comuni), e alla sua gente, i Cimbri, è noto soprattutto per l'opera Il sergente nella neve. Primo Levi lo definì "uno dei più grandi scrittori italiani"

Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria  Medaglia d'argento al valor... 
Pubblicato il 02/12/2014


Postato il 16/06/2023

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 16/06/2022

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 16/06/2021

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 16/06/2020

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 16/06/2019

“Un uomo non muore mai se c’è qualcuno che lo ricorda.” (Ugo Foscolo)
Infinita Memoria
Postato il 16/06/2018

“Una lacrima per i defunti evapora. Un fiore sulla loro tomba appassisce. Una preghiera per la loro anima la raccoglie Iddio” (infinitamemoria)
Infinita Memoria
Postato il 16/06/2017

Il ricordo dei defunti, la cura dei sepolcri e i suffragi sono testimonianza di fiduciosa speranza, radicata nella certezza che la morte non è l’ultima parola sulla sorte umana, poiché l’uomo è destinato ad una vita senza limiti, che ha la sua radice e il suo compimento in Dio. (Papa Francesco)
Infinita Memoria
Postato il 16/06/2016

“Sappiate che nulla di ciò che ha radice nel cuore è perduto o verrà dimenticato”.
Infinita Memoria
 Pag.  di 2  
Mario Rigoni Stern (Asiago, 1º novembre 1921 – Asiago, 16 giugno 2008) è stato un militare e scrittore italiano.
Legatissimo alla sua terra, l'Altopiano di Asiago (era il discendente dell'ultimo cancelliere della Federazione dei Sette Comuni), e alla sua gente, i Cimbri, è noto soprattutto per l'opera Il sergente nella neve.
Primo Levi lo definì "uno dei più grandi scrittori italiani"

Il periodo tra le due guerre
Nato ad Asiago, sull'Altopiano dei Sette Comuni, nel 1921 da Giovanni Battista Rigoni e Annetta Vescovi, terzo di sette fratelli, e una sorella, trascorse l'infanzia tra i pastori e la gente di montagna dell'altopiano. La famiglia Rigoni soprannominata "Stern" commerciava con la pianura in prodotti delle malghe alpine, pezze di lino, lana e manufatti in legno della comunità dell'Altipiano.
Studiò fino alla terza avviamento al lavoro per poi lavorare presso la bottega di famiglia.

La seconda guerra mondiale
Nel 1938 si arruolò volontario alla Scuola Centrale Militare di Alpinismo (ora Centro Addestramento Alpino) di Aosta dove ebbe come istruttori il maestro di sci Gigi Panei, la guida alpina Renato Chabod e l'alpinista Giacomo Chiara.
In seguito combatté come alpino nella divisione Tridentina, nel battaglione Vestone, al confine con la Francia al tempo dell'entrata in guerra dell'Italia nel 1940 al fianco della Germania, quindi Albania, Grecia, e Russia, ove partecipò da volontario alla campagna militare contro l'Unione Sovietica. Rigoni Stern ancora nel maggio 1942 salutò la campagna militare contro l'Unione Sovietica con le parole: “Non vi è stata una guerra più giusta di questa contro la Russia sovietica: sì, questa guerra che facciamo è come una santa crociata e sono contento di parteciparvi, anzi fortunato. L'esperienza fascista durò però poco, perché il giovane volontario entrò in crisi, vivendo e soffrendo la ritirata che diventerà l'humus della sua scrittura letteraria.

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