Salvatore Todaro (Messina, 16 settembre 1908 – al largo di La Galite, Tunisia, 14 dicembre 1942) è stato un militare italiano. Comandante di sommergibili della Regia Marina durante la seconda guerra mondiale ricevette diverse decorazioni.
Biografia
Salvatore Todaro (pr. Tòdaro) entrò all'Accademia Navale di Livorno il 18 ottobre 1923 venendo promosso guardiamarina nel 1927, dopo aver completato il corso. L'anno successivo, promosso sottotenente di vascello, venne destinato a Taranto per frequentare il corso di osservazione aerea, per essere successivamente assegnato a diversi incarichi imbarcati sia su unità subacquee che di superficie.
Nel 1933, a Livorno, si sposa con Rina Anichini, dalla quale ha due figli: Gian Luigi (1939-1992) e Graziella Marina (1943).
Il 27 aprile 1933, a La Spezia, ha un incidente aereo a bordo di un S.55 su cui è imbarcato in qualità di osservatore: l'acqua sollevata da un siluro colpisce l'idrovolante nei piani di coda e lo fa infilare in mare. Todaro ha una frattura della colonna vertebrale che lo obbligherà a portare per il resto della vita un busto.
Nel 1936 Todaro venne destinato alla 146ª Squadriglia Idrovolanti e l'anno successivo si imbarcò su di un sommergibile operante al largo delle coste spagnole durante la guerra civile. Nel 1940, raggiunto il grado di capitano di corvetta, ottenne il comando del sommergibile Luciano Manara (Classe Bandiera) e successivamente quello del sommergibile atlantico Cappellini (Classe Marcello).
Allo scoppio della seconda guerra mondiale Todaro e il Cappellini vennero destinati alla base oceanica Betasom di Bordeaux dalla quale i sommergibilisti italiani, partecipando allo sforzo germanico durante la Battaglia dell'Atlantico, si sforzavano di bloccare le rotte marittime tra gli Stati Uniti e la Gran Bretagna.
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