Pietro Annigoni

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NATO IL 07-06-1910
MORTO IL 28-10-1988
Italia Pietro Annigoni è stato un pittore italiano Infinita Memoria ha realizzato questo Memorial, per omaggiare un Uomo che attraverso il merito della sua opera si è distinto, ricoprendo un ruolo importante nella vita sociale culturale del Paese. E’stato quindi doveroso da parte nostra, erigere un monumento alla memoria, la dove poter indirizzare i nostri Infiniti ringraziamenti

Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria  Cavaliere dell' (O.M.R.I) 
 

Pubblicato il 12/12/2013


Postato il 28/10/2016

“Sappiate che nulla di ciò che ha radice nel cuore è perduto o verrà dimenticato”.
Infinita Memoria
Postato il 12/12/2013

« ...Egli rimarrà nella storia dell'arte come il contestatore di un'epoca buia per la pittura. Occorre avere mente eletta per comprendere la sua opera, eppure è capito da tutto il popolo, perché sa parlare al popolo il linguaggio che è dei cuori puri... »(Bernard Berenson)
Mario
Pietro Annigoni (Milano, 7 giugno 1910 – Firenze, 28 ottobre 1988) è stato un pittore italiano, soprannominato il pittore delle regine dalla stampa del tempo

Attività artistica
1925 inizia i suoi studi presso l'Accademia di Firenze con Carena e Graziosi, perfezionando gli studi con lunghi viaggi, anche all'estero.Viene allestita la prima personale presso palazzo Perroni nel 1932.Si caratterizza sin da subito per una pittura fedele alla realtà1947 con G. Sciltian e i fratelli Bueno è tra i firmatari del manifesto dei Pittori moderni della realtà. Servendosi con grande maestria dell'uso di antiche tecniche pittoriche ( famose le sue tempere grasse) partorite dal Rinascimento, costruisce il suo percorso artistico in netto in contrasto con gli stili pittorici propri del Modernismo e del Postmodernismo in auge negli anni della sua attività. Resta fedele al Realismo sino alla morte.
Una tale predilezione per il vero, lo pone velocemente in risalto nel campo della ritrattistica, dove chiaramente il committente vuol potersi riconoscere. La fama cresce negli ambienti nobiliari d'italia.1949 si sposta in Inghilterra, dove dipinge numerosi ritratti dei reali inglesi e di altri personaggi celebri sino a che, nel 1955 riceve la commissione di un ritratto per Elisabetta II del Regno Unito (National Portrait Gallery, Londra). Accetta, dopo aver concordato, per l'esecuzione, una serie di pose in studio. Ne riceverà grande notorietà. Egualmente rilevanti, ma forse meno noti, quelli eseguiti per Papa Giovanni XXIII, John Fitzgerald Kennedy, Principe Filippo, Principessa Margaret, Lord Moran, Alcide De Gasperi e molti altri.
Nonostante sia ricordato come "il pittore delle regine", ebbe aveva grande predilezione nel ritrarre "persone meno agiate", in cui era abile nel descriverne fedelmente tanto l'aspetto esteriore quanto l'interiore. (esempio ne è il ritratto di Cinciarda, un barbone che frequentava il suo studio di FIrenze nel periodo della seconda guerra mondiale.)
Dal 1966 al 1988, la sua attività si caratterizza per un susseguirsi di mostre prestigiose, fra cui molte alla Royal Academy di Londra, mentre in Italia si ricordano, per il notevole successo ottenuto, quelle di Milano (Galleria Cortina, 1968, e Galleria Levi, 1971). Fra un'esposizione e l'altra, non manca di dedicarsi ad una delle sue grandi passioni: L'arte dell'affresco.
Affreschi presenti:
Nella ricostruita Basilica dell'Abbazia di Montecassino: sulla facciata interna la Gloria di San Benedetto , di 35 m2, Abramo, Mosè.
Nella cupola è affrescata la morte di Santa Scolastica, la morte di San Benedetto, la visione di San Benedetto.
Nei pennacchi della cupola, vi ha raffigurato le allegorie dei voti monasticii: la castità con in mano la lampada; la stabilità con l'ancora e la colonna; la povertà che si appoggia alla croce e lascia cadere il denaro; l'obbedienza (il cui bozzetto originale è nel museo) in atteggiamento d'ascolto.
a Firenze nel Convento di San Marco (Discesa dalla Croce - Morte di Abele)
in Piazza del Duomo sempre a Firenze sulla facciata del palazzo della Misericordia, proprio di fronte al Campanile di Giotto (La Carità - rappresentazione di un confratello che trasporta un infermo con la tradizionale zana)
Nella Basilica di Sant'Antonio a Padova, nella Cappella delle benedizioni,
nel Santuario della Madonna del Buon Consiglio,
ed in molti altri luoghi.
Nella chiesa di San Lorenzo in Firenze è Presente una Pala d'altare raffigurante San Giuseppe lavoratore col Bambino. Altra tavola raffigurante, invece, l'abate Desiderio che riceve la regola da san Benedetto, si trova nella navata sinistra della Basilica di Montecassino, dove sono conservate le spoglie dello stesso Papa Vittore III.
Una delle sue opere più importanti è il ciclo pittorico della Chiesa parrocchiale di S. Michele Arcangelo a Ponte Buggianese. Vi ha lavorato dal 1967 sino alla morte, con l'aiuto di vari allievi. Nel 2008 è stato aperto a villa Bardini a Firenze il "Museo Pietro Annigoni".

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