Francesco Nuti

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NATO IL 17-05-1955
MORTO IL 12-06-2023
Italia Francesco Nuti (Firenze, 17 maggio 1955 – Roma, 12 giugno 2023) è stato un attore, regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e cantante italiano.
Pubblicato il 15/06/2023


Francesco Nuti (Firenze, 17 maggio 1955[1] – Roma, 12 giugno 2023) è stato un attore, regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e cantante italiano.

Biografia
Nuti nacque a Firenze il 17 maggio del 1955,[1][2] figlio di Renzo Nuti, barbiere originario del Mugello,[3] e di Anna Giglio, calabrese originaria di Crotone.[4] Ha un fratello maggiore, Giovanni, medico, musicista e compositore. Trascorre i suoi primi anni di vita nel capoluogo toscano, per poi trasferirsi, a causa del lavoro del padre, a Narnali, una frazione di Prato. Nel 1974 conseguì la maturità presso l'Istituto "Tullio Buzzi" di Prato.

Esordi
Muove i suoi primi passi nel mondo dello spettacolo - seppur amatorialmente - quando è ancora studente, portando in scena diversi monologhi scritti di suo pugno e proseguendo con una certa assiduità anche dopo essere stato assunto come operaio presso un'impresa tessile di Prato.[5] Sul finire degli anni settanta, diviene membro del trio cabarettistico dei Giancattivi - gruppo già composto da Alessandro Benvenuti e Athina Cenci - in sostituzione di Antonio Catalano, il quale era già entrato nel gruppo come sostituto di Franco Di Francescantonio, a sua volta sostituto dell'originario componente del trio Paolo Nativi. In quegli anni, i Giancattivi partecipano a trasmissioni di grande successo, come la radiofonica Black Out e la televisiva Non stop. Il trio, dietro la regia dello stesso Benvenuti, compie poi il suo esordio cinematografico nel 1981, con il film Ad ovest di Paperino, che ripropone parte del repertorio storico del gruppo.

Nel 1982, abbandona il trio, che di lì a tre anni si scioglierà definitivamente, ed inizia una carriera cinematografica "solista", prendendo parte, in veste di sceneggiatore ed interprete protagonista, ad alcuni film diretti da Maurizio Ponzi: Madonna che silenzio c'è stasera (1982), Io, Chiara e lo Scuro (1983) e Son contento (1983), che gli conferiscono una certa notorietà, in particolar modo il ruolo di Francesco Piccioli, presente nella seconda delle tre pellicole, con cui si aggiudica il David di Donatello ed il Nastro d'argento come migliore attore protagonista.

Carriera di regista
In seguito, passa anche dietro alla macchina da presa ed esordisce, come regista, con Casablanca, Casablanca (1985), ideale seguito di Io, Chiara e lo Scuro, grazie al quale vince il premio come miglior regista esordiente al Festival internazionale del cinema di San Sebastián ed il secondo David di Donatello come miglior attore.[6] Realizza, tra la seconda metà degli anni ottanta e l'inizio degli anni novanta, altre pellicole di grande successo: Tutta colpa del paradiso (1985), Stregati (1986), Caruso Pascoski (di padre polacco) (1988), Willy Signori e vengo da lontano (1989) e Donne con le gonne (1991).

Nello stesso periodo si dedica anche alla musica. Nel 1988 partecipa al Festival di Sanremo con la canzone Sarà per te, in seguito incisa anche da Mina, e, duettando con Mietta, col brano Lasciamoci respirare, composto dal cantautore Biagio Antonacci ed inciso poi nel 1992.


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