Raffaele Zicconi

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Flag of Italy (1861-1946) crowned.svg Raffaele Zicconi Martire delle Fosse Ardeatine - Infinita Memoria ha realizzato questo Memorial per omaggiare un Uomo che attraverso il merito della sua opera e con il suo sacrificio, si è distinto ricoprendo un ruolo importante nella vita sociale culturale del Paese. E stato quindi doveroso da parte nostra erigere un monumento alla memoria, la dove poter indirizzare i nostri Infiniti ringraziamenti.
Pubblicato il 06/11/2017


«Dopo ben 17 giorni di segregazione cellulare, murato vivo in una stanza, solo, maltrattato in maniera eccessiva, adesso che rivedo la luce sono risuscitato. Le botte, la fame, la mancanza d’aria, mi avevano prodotto un poco di nevrosi cardiaca». Febbraio 1944, carcere di Regina Coeli. La luce filtra a quadretti tra le sbarre della cella 367, dove Raffaele Zicconi, classe 1911, partigiano del Partito d’Azione, con un mozzicone di matita scrive a casa una lettera clandestina. Lino è siciliano, originario di Sommatino (Caltanissetta), ma risiede da anni a Roma, dove nel ‘41 ha sposato Ester Aragona, nipote dello scienziato Alfonso Splendore, che nel 1908 aveva scoperto la toxoplasmosi. Ha un figlio piccolo, Renzo, di appena due anni, un’altra in arrivo (Simonetta), anche se non farà in tempo a saperlo, finendo ucciso dai tedeschi nella strage delle Fosse Ardeatine.
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Le fotografie sono la nostra Memoria nel tempo, suddividono la vita in una serie di attimi, ognuno dei quali ha il valore di un'intera esistenza.