Stefano Rosso

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NATO IL 07-12-1948
MORTO IL 15-09-2008
Italia Stefano Rosso pseud. di Stefano Rossi è stato un cantautore e chitarrista italiano.

Infinita Memoria ha realizzato questo Memorial, per omaggiare un Uomo che attraverso il merito della sua opera si è distinto, ricoprendo un ruolo importante nella vita sociale culturale del Paese. E’stato quindi doveroso da parte nostra erigere un monumento alla memoria, la dove poter indirizzare i nostri Infiniti ringraziamenti
Pubblicato il 26/11/2015


Postato il 26/11/2015

« ...la vita mia, come inventarmi una minestra o una melodia, ma è così bello, è così tutto incredibile, dicono è poco, è tutto quello che hai... » (da Bella è l'età)
Marianno Giona

Stefano Rosso (pseud. di Stefano Rossi; Roma, 7 dicembre 1948 – Roma, 15 settembre 2008) è stato un cantautore e chitarrista italiano.

Biografia

Figlio di Bruno e di Iole (a cui dedicherà in seguito la canzone Mamma Iole), dopo aver conseguito la licenza media, inizia a lavorare come garzone di un fornaio. Impara a suonare la chitarra da un suo amico nel retrobottega di un fruttivendolo, sviluppando poi la sua cultura musicale nei night e nelle osterie.

Il suo stile è piuttosto semplice, una voce caratterizzata dalla erre moscia ed il tono colloquiale, con testi ironici, dissacranti e spesso autobiografici e musiche che conciliano la canzone popolare romanesca con il country e il folk americano, spesso con arpeggi in finger picking molto elaborati e mai banali.

Inizia a suonare insieme al fratello maggiore Ugo, formando il duo Remo e Romolo; ed è sempre con il fratello che avviene il suo debutto discografico, dopo aver vinto il Festival degli Sconosciuti di Ariccia nel 1968, con un 45 giri inciso nel 1969 con lo pseudonimo di "Arca di Noè", e pubblicato dalla Vedette (etichetta a cui viene presentato da Roberto Castiglione): i due brani si intitolano Io e il vagabondo e La bambina di piazza Cairoli, il disco però non riscuote successo.

Il duo pubblica l'anno successivo tre canzoni, Vecchio carillonIl mondo è un circo e Così non va, in una compilation dell'etichetta; Stefano Rosso inoltre scrive per Miranda Martino Se il mondo cambiasse, su musica di Roberto Gigli, pubblicata su 45 giri nel 1970.

Poiché il fratello decide di abbandonare la musica (diventerà in seguito infermiere), Stefano inizia ad esibirsi da solo, e nel 1974 scrive due canzoni, C'è un vecchio bar nella mia città e Valentina, che vengono interpretate da Claudio Baglioni nel programma televisivo Ritratto di un giovane qualsiasi trasmesso nell'agosto 1974; Baglioni non inciderà mai su disco queste due canzoni, e del resto lo stesso Rosso pubblicherà solo Valentina qualche anno dopo nel disco Bioradiofotografie.

L'anno successivo partecipa come chitarrista fisso alle cinque puntate della trasmissione Alle sette della sera, condotta da Gianni Morandi ed Elisabetta Viviani, che va in onda dal 16 aprile al 17 maggio 1975 su Rai 2 (da quest'esperienza nasce la canzone Milano, che inciderà su disco 5 anni dopo).

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

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