Sergio Zavoli

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NATO IL 21-10-1923
MORTO IL 04-08-2020
Sergio Wolmar Zavoli è stato un giornalista, scrittore e politico italiano Infinita Memoria ha realizzato questo Memorial, per omaggiare un Uomo che attraverso il merito della sua opera si è distinto, ricoprendo un ruolo importante nella vita sociale culturale del Paese. E’stato quindi doveroso da parte nostra, erigere un monumento alla memoria, la dove poter indirizzare i nostri Infiniti ringraziamenti

Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria  Cavaliere di gran croce dell' (O.M.R.I.)

Pubblicato il 06/08/2020


Postato il 06/08/2020

"Sergio Zavoli è stato un intellettuale al servizio del Paese formatosi e cresciuto in Rai, autenticamente intesa come Servizio Pubblico. La sua scomparsa è una perdita incolmabile" (Rai)
infinitamemoria
Sergio Wolmar Zavoli (Ravenna, 21 settembre 1923 – Roma, 4 agosto 2020) è stato un giornalista, scrittore e politico italiano.

Biografia
Esordisce a soli vent'anni nel 1943 sul periodico dei Gruppi universitari fascisti riminesi Testa di Ponte, che viene chiuso lo stesso anno in seguito alla caduta del fascismo. Nel dopoguerra diventa giornalista professionista. Dal 1947 lavora per Radio Rai.

Due suoi documentari radiofonici sono ricordati per aver vinto il prestigioso Premio Italia, Notturno a Cnosso nel 1953 e Clausura nel 1958. Quest'ultimo, in particolare, realizzato con la collaborazione di Piero Pasini e la musica di Ildebrando Pizzetti, rimane un documento unico e, dopo le aperture del Concilio Vaticano II, irripetibile perché, con le registrazioni effettuate all'interno di un monastero delle Carmelitane Scalze in epoca preconciliare, documenta la vita delle monache e raccoglie alcune loro testimonianze[3]. Trasmesso per la prima volta il 23 dicembre 1957 sul terzo canale di Rai Radio, fu tradotto in sei lingue e diffuso in altre nazioni.

Nel 1962 crea la trasmissione televisiva Il processo alla tappa, un programma sportivo incentrato sul Giro d'Italia. Zavoli è conduttore e autore di altri programmi di successo come Nascita di una dittatura (1972)

Vicino al Partito Socialista Italiano, dal 1980 al 1986 è presidente della Rai e nel 1981 pubblica il suo primo libro, Socialista di Dio, che vince il Premio Bancarella[6]. Una volta dimessosi dall'incarico di presidente continua sia la sua carriera televisiva (presentando programmi come Viaggio intorno all'uomo, La notte della Repubblica[5], Viaggio nel Sud) sia quella letteraria e nella veste di autore vinse il Premio letterario Basilicata con Romanza (1987).

Dopo il reportage Nostra padrona televisione (1994) entrò in politica con il Partito Democratico della Sinistra. Nel 1998, vince il Premio Cimitile con l'opera Ma quale giustizia? (Rai Eri - Piemme).

Dal 2001, dopo Viaggio nella scuola, è assente dal piccolo schermo. Le sue ultime fatiche letterarie sono Dossier cancro (1999), Diario di un cronista (2002), e Il ragazzo che io fui (2011) dove racconta la storia della sua vita e un capitolo fondamentale del nostro Paese. Per lo "straordinario contributo apportato alla causa del giornalismo italiano", il 26 marzo 2007 la facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Roma Tor Vergata gli conferisce honoris causa la laurea specialistica in editoria, comunicazione multimediale e giornalismo, onorificenza che, come osserva Edmondo Berselli, "assomiglia a una tautologia" in quanto Zavoli è senz'altro il più noto giornalista televisivo italiano.

Viene eletto al Senato nelle liste dei Democratici di Sinistra nel 2001, nelle liste dell'Ulivo nel 2006 e nel Partito Democratico nel 2008 e nel 2013. Riceve il premio alla carriera 2008 dal Circolo Culturale "Gian Vincenzo Omodei Zorini" di Arona. Dal 4 febbraio 2009 al 14 maggio 2013 è presidente della Commissione di vigilanza Rai[8]. Nella XVII legislatura è il senatore eletto (esclusi quindi i senatori a vita) più anziano in carica[9]. Dal 2007 è presidente della scuola di giornalismo dell'Università degli Studi di Salerno.


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