Carmine Palermo

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Cari amici e familiari, non piangete la mia assenza, perche sono beato in Dio e prego per voi. Io vi amerò dal Cielo come vi ho amato sulla terra. - Sopravviva la sua immagine nella memoria di quanti l’ebbero caro.
Pubblicato il 12/12/2016


Postato il 30/01/2024

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 30/01/2024

Ciao nonno mio, eccomi qui di nuovo a scriverti da dietro un computer perché per via della pandemia che da quattro anni insiste in Italia ed in tutto il Mondo, mi trovo costretto a restare la maggior parte del mio tempo a casa e a non poterti venire a trovare a Scurcola, anche per via della troppa distanza, che c'è tra noi, 180 km ma per me mentalmente è come essere lì, assieme a te. Oggi sono esatti nove anni che non sei più con me, mamma Carla e papà Massimo che continuano ad amarti qui sulla Terra anche dove sei ora e sicuramente starai meglio di noi, senza dubbio, perché nel frattempo il Mondo intero è solo che peggiorato sensibilmente e per una moltitudine di motivi diversi tra loro. Il 28 Gennaio scorso si sono mobilitati in tutta Europa tutti gli agricoltori per l'aumento dei prezzi delle materie prime più importanti e per l'ignobile tentativo dell'Unione Europea da Bruxelles, di introdurre sul mercato due cose che tu avreti definito schifose assieme a me e che attentano alla qualità dei nostri cibi italiani, i migliori del Mondo: la carne sintetica stampata da macchine in 3D e la farna di grilli per combattere a modo loro improprio l'aumento degli allevamenti intensivi di bovini, ovini e suini, modelli che di sostenibile non hanno proprio niente, non è questo il modo per combattere efficacemente le carestie che si manifestano in determinati Paesi orientali: gli agricoltori stanno protestando con i propri trattori in Francia, Germania, Italia ed altri Paesi si stanno unendo alla mobilitazione generale, qui da noi si sono fatti vedere in Emilia Romagna a Ravenna, a Foggia in Puglia città che sono state occupate dai trattori stessi ed hanno anche bloccato il casello autostradale dell'autostrada del Sole A1 ad Orte nella tua mai dimenticata Umbria, dove passasti il periodo del collegio negli anni '40. Essendo stato anche tu un agricoltore diretto, appena ho visto e cominciato a seguire con vivo interesse questa mobilitazione degli agricoltori, non ho potuto fare a meno di pensare a te, ancora una volta, soprattutto alle tue parole che mi dicesti nel 1990 mano nella mano, quando avevo ancora sei anni, ricordi? "Alessio, se l'agricoltura viene abbandonata e si ferma, il mondo sarà destinato a morire di fame!" e le tue parole sono state profetiche ed incredibimente attuali ancora oggi dopo 34anni, per cui la sapevi proprio lunga tu sull'agricoltura, nonno mio! Qui a casa stiamo meglio, ma non ancora come vorremmo sentirci di essere in piena salute, ma stiamo recuperando. Un immenso abbraccio a te e a nonna Rosetta, vi auguro buona permanenza nel Paradiso dell'Altra Dimensione dove siete e a risentirci qui l'anno prossimo per i 10 anni dalla tua scomparsa. Mamma e papà ti salutano e mi hanno detto di dirti che ti amano tanto. Buonanotte e a presto dal tuo Carminuccio.
Alessio Brancaccio per famiglia Brancaccio
Postato il 25/11/2023

Ciao nonno, qui è Alessio, Carminuccio tuo che scrive a nome mio e di tutta la mia famiglia, tua figlia maggiore Carla e tuo genero Massimo. Oggi avresti compiuto la bellezza di 93 anni, è una data sacra per me e per tutti noi qui ogni 25 Novembre, poiché oltre ad essere la tua data di nascita, me ne ricordo sempre perché tra un mese esatto è Natale! Ovunque tu sia, ti auguro tanta pace e serenità, quella che dal Marzo 2020 al momento qui sulla Terra tra i comuni mortali non esiste più, andrà recuperata, ma chissà quanti anni ci vorranno! Ti comunico con grande gioia che dopo altri due anni di precariato anche in ASL 2 Abruzzo, mia madre e tua figlia Carla, è riuscita grazie a me e a papà Massimo a strappare il tanto sognato, inseguito contratto a tempo indeterminato il 1 Ottobre scorso e mi è stato notificato dal suo sindacalista delegato del sindacato UIL di Chieti, che è un fatto storico, perché prima di allora, tra i lavoratori della ASL 2 non era mai accaduta una trasformazione da contratto a tempo determinato ad indeterminato e questo è un accadimento storico nella storia della ASL 2 Abruzzo Chieti-Lanciano-Vasto, ci siamo resi perfettamente conto della reale portata della nostra impresa, abbiamo vinto una guerra che era molto più grande di noi, considerando che oggi avere un contratto a tempo indeterminato a lavoro, equivale a fare 6 al Superenalotto, per cui mamma è contentissima ed io e papà lo siamo quasi quanto lei, è un giusto tributo anche per me e lui che gli abbiamo portato avanti un lavoro da casa altamente stressante, impattante, ma alla fine è stato gratificante, perché ha dato i suoi frutti. Qui tutti ti salutiamo, ti onoriamo ogni giorno della nostra vita per mantenere alta la tua memoria, noi non viviamo in resilienza soltanto per noi, ma anche per te e per nonna Rosetta che è lì con te e che sai bene hai il dovere di baciare, abbracciare anche per noi per altri anni. Ti auguriamo tanta serenità e pace, buon 93esimo compleanno, nonno mio! Ci risentiamo presto, tuo eterno nipote prediletto Alessio, la tua amata Carla ed il tuo amato genero Massimo. Famiglia Brancaccio
Famiglia Brancaccio
Postato il 30/01/2023

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 30/01/2023

Ciao nonno mio, oggi 30 Gennaio 2023 sono 8 anni precisi che hai lasciato questa vita terrena per abbracciare quella ultraterrena, lasciando un vuoto incolmabile a mamma, papà e soprattutto a me, tu lo sai bene quanto ero legato a te. Da quel giorno la mia vita e quella di mamma e papà non è stata più la stessa e continua ad essere tale. Nonostante tutto, sappi che il tuo ricordo è sempre vivo in ognuno di noi e continuerà ad ardere nelle nostre anime. Non faccio altro che continuare a vivere per mantenere alta la tua memoria e penso questa sia la risposta più giusta ed efficace che potrò dare nei riguardi di un Mondo che per come è diventato, non ho più niente da chiedergli. Qui da Vasto ti salutiamo tutti e tre, ci rivedremo sicuramente un giorno, ma non è ancora il momento, perché tutti e tre abbiamo ancora tante belle, significative cose da fare che non possiamo neanche permetterci il lusso di morire, come cantò Renato Zero in "Qualcuno mi ha ucciso". Ti chiediamo solo di continuare ad amarci da dove sei adesso esattamente come hai fatto quando eri ancora sulla Terra. Noi da qui ti mandiamo un enorme abbraccio, da estendere a nonna Rosetta, sono sicuro che dove siete adesso state molto meglio che non qui in questo Mondo attuale sempre più difficile, se non impossibile da vivere. Ciao Highlander mio, qui è il tuo "Carminuccio" che continuerà a battersi come il leone che eri tu per rendere l'Italia finalmente un Paese ciclabile, come sognavi anche tu, è una promessa che ti ho fatto davanti la tua tomba e che manterrò fino alla fine, a qualsiasi costo. Tuo per sempre devoto Alessio.
Alessio Brancaccio
Postato il 26/11/2022

Ciao caro nonno mio, in qualunque Dimensione ultraterrena tu sia finito, ti faccio tanti auguri di compleanno per i tuoi 92 anni! Se non ci fosse stata di mezzo quella terribile malattia che hai avuto e che ti ha portato via da mamma, me, papà e gli altri che ti hanno voluto bene quanto noi, sicuramente ci saresti arrivato da grande guerriero Highlander scozzese, quale sei sempre stato. Continua a vegliare sulla mia famiglia assieme a nonna Rosetta. Io ho fatto un sogno nel 2016, ho sognato che tu e nonna eravate seduti su due sedie a sdraio in riva ad un placido lago e vicino a voi vi erano altre sedie a sdraio, pronte ad essere riempiete vicino a voi, ma mi sono detto tra me e me che non è ancor arrivato il momento di raggiungervi, perché ho ancora tante cose da fare per tentare di salvare questo Mondo di pazzi da manicomio che si sta delineando all'orizzonte e già si cominciano vedere adesso i primi effetti del COVID19 sulla mente umana, sia a chi non si è vaccinato e sia a chi si è sottoposto al siero benedetto della nuova religione terapeutica varata dalla nuova dittatura tecno-sanitaria da Golpe bianco attualmente vigente nel nostro Paese Italia. Siamo in "economia di guerra", come ha detto il mio acerrimo nemico burocrate tecnico europeista Mario Draghi quando è stato Presidente del Consiglio non eletto da nessuno a livello popolare men che meno da me, pertanto sappi che io ed i miei genitori continueremo a lottare qui da Vasto come hai fatto sempre tu contro il cancro, per mantenere alta la tua memoria. Io ed i miei siamo venuti a trovare te e nonna lì al cimitero comunale di Scurcola il giorno 14 Novembre scorso, giorno del 63esimo compleanno della tua primogenita figlia e mia madre Carla, per la quale tu hai sempre straveduto, era la tua figlia prediletta, esattamente com'ero io tra i tre nipoti che hai avuto, decisamente ero io quello più simile a te. Tanti auguri ancora e goditi il meritato riposo eterno e tienimi prenotato un posto lì anche per me, verrò a raggiungerti solo a momento debito, quando lo deciderò io. Per me qui non è ancora finita, ci sono ancora molte cose da fare e da sistemare per far ritornare in Italia ordine e progresso, citando il motto della bandiera brasiliana. Ciao nonno, ti mando un abbraccio immenso, ti amo a risentirci.
Alessio Brancaccio
Postato il 30/01/2022

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 04/01/2022

Ciao nonno mio, ovunque tu sia spero che almeno tu stia bene ed in pace, perché qui sulla Terra la quasi totalità delle persone non è più in pace con loro stessi e con gli altri. Io sono chiuso in lockdown dentro casa tra Avezzano e adesso a Vasto, da 23 mesi, sono quasi due anni che faccio la vita del frate eremita Pietro Angeleri del Morrone, poi divenuto Papa Celestino V: io e mio padre, il tuo amato Massimo, abbiamo scelto di comune accordo, di nostra spontanea volontà, di fare questa vita lungo tutto il periodo in cui durerà la pandemia e crediamo anche oltre, per il motivo che tutti e due non ci fidavano della gente prima della pandemia, nel mentre e dopo di essa, fidati, sarà ancora peggio! Se tutte le persone qui in Italia si fossero comportate come abbiamo fatto noi, nel massimo dell'attenzione ai rapporti umani come facevi tu, ad osservare le buone norme del vivere civile adottando un pò più di buon senso civico, questa pandemia di COVID19 non sarebbe quasi due anni e chissà ancora quanto durerà, perché anche se qualcuno di questi Illuminati professoroni deviati da strapazzo che si vedono in tv, ci diranno: "Da domani potete uscire tranquilli, è finito tutto!" dimmi tu chi realmente si fiderà delle disposizioni di questi ciarlatani, criminali che tutto sono meno che pazzi o incompetenti nel loro settore. Tutta questa follia che stiamo vivendo secondo me dipende dal fatto che qui in Italia la gente non è educata al dare rispetto agli altri e se non sono in grado di farlo agli altri, non possono averlo neanche per loro stessi! Dal momento che questa pandemia corre con le gambe degli esseri umani, durerà a seconda dei comportamenti responsabili o irresponsabili che vengono ancora adottati, specie quest'ultimi, nonostante sia evidente la gravità della situazione, a seconda se ci si sia vaccinati o meno, comunque si deve cercare di passare più tempo possibile in casa, almeno fino a che la situazione mondiale non italiana, torni quasi alla normalità, si spera. È evidente che dietro tutto questo vi è un progetto definito a monte, ci sono stati molti centri di poteri economici che hanno voluto fortemente tutto questo. Panta Rei è una frase latina che ho fatto mia da celestiniano simpatizzante dell'Associazione di Promozione Sociale e Culturale Panta Rei di L'Aquila, una frase che significa: "Tutto scorre" per cui, questa pandemia come è arrivata, sicuro andrà anche via, non può mai esistere uno stato emergenziale perpetuo, lo terranno attivo fino a che qualcuno non ci avrà fatto i miliardi in borsa con questa storia. Nonno, più passa il tempo e più mi convinco del fatto che tu a morire 5 anni prima dello scoppio di questa merda di pandemia, ti sei dato una gran bella salvata! ???? Salutami tanto nonna Rosetta e dalle un bacio da parte mia, di vostra figlia mia madre Carla e ovviamente, anche da parte di papà Massimo, che per te resta e resterà sempre il tuo figlio maschio che non hai mai potuto avere. Fammi togliere un bel pò di soddisfazioni dopo la fine della pandemia in questa regione di esseri merdosi, fino a che avrò lo stomaco per restare qui e poi un giorno, saremo uniti per sempre! Ce ne faremo di passeggiate insieme nell'Ade, me ne dovrai molte per farti perdonare della tua assenza, le stesse passeggiate che ci facevamo negli anni '90 ai Colli di Scurcola, dove percorrevi i tuoi 12 km quotidiani in bicicletta Graziella e poi con la tua mountain bike presa da Vittorio Marcelli a Cappelle dei Marsi. Ti riscriverò qui il 30 Gennaio prossimo, per ricordare i 6 anni dalla fine della tua vita terrena. Il tuo sempre nipote prediletto, Alessio. ??
Alessio Brancaccio
 Pag.  di 2  

Carmine Palermo nacque il 25 Novembre del 1930 in un Casale in località Contrada Porcini di Scurcola Marsicana (AQ) e morì nella notte del 30 Gennaio 2015 alle ore 1.20 nel Presidio Ospedaliero di Pescina (AQ) a causa di una complicanza legata ad un male incurabile che lo attanagliava sin dai primi anni del 2000. All’età di 12 anni perse entrambi i genitori e così fu mandato nel Collegio di Città di Castello (PG) proprio in pieno periodo Seconda Guerra Mondiale, dove conobbe la fame ed il sacrificio sotto l’occupazione nazifascista. Cresciuto negli ideali fascisti, era comunque un uomo semplice, sincero, onesto e giusto, che appariva alle volte austero e menefreghista, ma aveva comunque un gran cuore cresciuto attraverso i valori veri della vita come la dignità, la famiglia, il lavoro che più volte ha confessato lui stesso di amare, perché lo rendeva fiero di sé stesso, ma più di tutto amava la sua famiglia rappresentata da sua moglie Maria Concetta, le due figlie Carla e Stefania nonché i suoi tre nipoti per i quali un amore speciale: Alessio, Andrea e Simone.

Adorava fare lunghe passeggiate a piedi con il sottoscritto intorno agli anni ‘90 per i Colli di Scurcola, luoghi dove parlavamo ininterrottamente della necessità di ricreare il rapporto Uomo-Natura perduto a causa della Globalizzazione e su questo aspetto ricordo una frase bellissima che mi disse e che mi porterò dentro per sempre: “Alessio, guardati attorno, hai notato che le campagne sono sempre più deserte? Oggi si tende ad inseguire carriere di manager nel mondo dell’industria perché vogliono i soldi facili e non ci pensano più a coltivare la terra, ma io sono certo che un giorno molte persone torneranno di nuovo a lavorare i campi, perché l’uomo non può vivere senza agricoltura, essa stessa ci dà da mangiare. Credimi, è solo questione di tempo e vedrai accadrà.” Una frase profetica che conquistò il mio cuore di bambino che già dall’età di 6 anni adorava la natura, gli animali e le piante, proprio come lui che riteneva io sia stato la sua nemesi al punto di chiamarmi Carminuccio, ecco perché lo veneravo e lo venero tutt’ora! Amante della bicicletta, la riscoprì dagli anni 2000 in poi e nonostante nel 2003 gli furono asportati i due terzi del polmone destro causa una macchia neoplasica, lui comunque continuò ad andare in bici per il suo giro preferito di 12 km, quello dei Colli di Scurcola passando per la stazione ferroviaria del paese, il bivio con la Diga di Corcumello, il Casale di Renzo e ritorno per Via delle Paranze, meglio nota come zona "Le Cine Sante" in dialetto locale.

Io oggi me lo immagino che sia seduto su una sedia a sdraio in un’altra Dimensione Spazio-Tempo nel nostro Universo a contemplare il paesaggio fuori la sua casa in legno, posta sulle rive di un placido lago mentre mi indica la presenza di una sedia vuota accanto a lui, da occupare un giorno per tornare di nuovo insieme come ai vecchi tempi, ma fino ad allora so in cuor mio che avrò un angelo custode in più che mi fa da guida e che mi sta già indicando la rotta maestra da seguire per conseguire i miei obiettivi di vita e per migliorare la salute della Regione in cui vivo, l’Abruzzo, il suo Abruzzo che amava così tanto per la bellezza incontaminata delle sue montagne, della bellezza dei "paesaggi da cartolina", come amava definirli. Aspettami mio caro, mentre cercherò il tuo spirito tra le montagne che tanto amavi. Intanto goditi il meritato riposo che per me c’è ancora tempo prima di raggiungerti, ma sono certo un giorno torneremo a parlare e a giocare a carte come quando venivi nelle festività a casa Brancaccio, contaci! Grazie di cuore di essere esistito, sono fiero di essere stato tuo nipote.
Carmine nostro ora sta dormendo e sta sognando, per cui…. non svegliamolo. Ciao Nonno! 

Il tuo nipotone,

Alessio