Gino Donè Paro

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NATO IL 18-05-1924
MORTO IL 22-03-2008
Italia Gino Donè Paro (San Biagio di Callalta, 18 maggio 1924 – San Donà di Piave, 22 marzo 2008) è stato un partigiano e rivoluzionario italiano, unico europeo ad aver partecipato alla rivoluzione cubana.
Pubblicato il 28/11/2016


Postato il 28/11/2016

"Io sono stato educato in mezzo ai preti, Ernesto era invece un marxista e leninista vero. Eppure siamo diventati fratelli. Mi hanno chiesto se sono anarchico, comunista, rivoluzionario... Io sono soltanto un maledetto selvaggio. Però osservo il mondo e vedo che c' è sempre qualcuno più povero e più ignorante di me. E oggi, chi dà una mano ai proletari? Forse ci vorrebbero ancora uomini che decidono di essere fratelli. Hasta siempre". (Gino Donè)
Ottavio Rea
Gino Donè Paro (San Biagio di Callalta, 18 maggio 1924 – San Donà di Piave, 22 marzo 2008) è stato un partigiano e rivoluzionario italiano, unico europeo ad aver partecipato alla rivoluzione cubana.

Biografia
Nacque da una famiglia di poveri braccianti il 18 maggio 1924, nella casa colonica situata al civico numero 6 della attuale Via 25 aprile, nel paesino di Rovarè, una piccola frazione del Comune di San Biagio di Callalta, in Provincia di Treviso, nella Regione del Veneto. All'anagrafe italiana il suo nome di nascita è "Gino Giacomo Donè" (Gino era il nome del nonno materno, e Giacomo quello del nonno paterno). Successivamente sul passaporto italiano compare solamente "Gino Donè". Invece all'anagrafe cubana, dopo il primo matrimonio, verrà registrato come "Gino Donè Paro", prendendo anche il cognome materno, come d'uso nei paesi di lingua spagnola.

La Resistenza in Italia
Dopo le scuole divenne militare. L'8 settembre 1943, all'annuncio dell'armistizio, si trovava a Pola, capoluogo della allora italiana Regione Istriana. Tornato via mare a Venezia diventa combattente nella Brigata Partigiana Piave, e nel 1944, ventenne, entra nella Missione Alleata Nelson operante nell'area della Laguna Veneziana. Nel 1945 termina la guerra e nel 1946 riceve un encomio solenne deciso dal generale in capo britannico Harold Alexander. Nel 1947, con la tessera dell'anno 1948, risulta essere tra i cofondatori della Sezione Provinciale Veneziana dell'ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia).

L'emigrazione a Cuba
Nel 1948, disoccupato, emigrò dapprima in Francia, Belgio e Germania. Si recò in seguito a Cuba partendo da Amburgo e passando dal Canada. Nel 1951 trovò lavoro all'Avana come carpentiere per la costruzione della nuova grande Plaza Civica (l'attuale Plaza de la Revolución). In città trascorreva il tempo libero sulle gradinate dell'Università, per affinare la lingua parlando con gli studenti. Fu qui che cominciò a sentire parlare di Fidel Castro e della sua iniziale attività politica universitaria. Nella capitale cubana conobbe anche Ernest Hemingway ed ebbe modo di parlare con lui della propria regione di origine perché lo scrittore statunitense aveva dimorato in Veneto durante la Prima guerra mondiale lungo le rive del fiume Piave, e successivamente per la stesura del romanzo Di là dal fiume e tra gli alberi.


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