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Il Cimitero Monumentale è il principale luogo di sepoltura di Verona, situato nella zona sud-est della città fuori da Porta Vittoria. Costruito successivamente l’editto napoleonico di Saint Cloud emanato nel 1804. il quale dettava le nuove regole riguardanti i luoghi di sepoltura. Fu progettato dall’architetto Giuseppe Barbieri in stile neoclassico, le prime sepolture furono del 1828 quando il cimitero non era ancora ultimato. All’interno, un grande recinto a forma quadrata, ampliato nei due lati frontali da due emicicli. L'area centrale è ripartita in quattro spazzi adibiti alle sepolture di terra, dove spiccano chiese, edicole e due edifici a forma di Pantheon dedicati alle personalità illustri e benemerite della città. Il corpo d’ingresso si presenta come una maestosa, armoniosa opera, in stile neoclassico, la sobria facciata è abbellita da colonne doriche e sculture che si ispirano allo stile di Antonio Canova (vedi i due leoni posti alla base). Nonostante la sua ampiezza, si esaurì molto velocemente, e già alla fine del XIX secolo si dovette procedere con il primo ampliamento, un duplicato di dimensioni minori, costruito utilizzando materiali e strutture architettonici più semplificate. Nell’area monumentale, diversi furono gli artisti veronesi e non, che operarono, nell’arco dei due secoli, tra i più importanti ricordiamo: Innocenzo Fraccaroli, Luigi e Ettore Ferrari, Grazioso Spazzi, Romeo Cristiani e tanti altri ancora.