Igor' Fëdorovic Stravinskij

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NATO IL 17-06-1882
MORTO IL 06-04-1971
Russia  Stati Uniti Igor' Fëdorovic Stravinskij, anglicizzato e francesizzato in Igor Stravinsky, è stato un compositore e direttore d'orchestra russo naturalizzato francese nel 1934, poi divenuto statunitense nel 1945. Tipico russo cosmopolita, Stravinskij fu uno dei più apprezzati compositori del XX secolo, sia nel mondo occidentale che nel suo paese d'origine.
Pubblicato il 08/07/2019


Igor' Fëdorovic Stravinskij, anglicizzato e francesizzato in Igor Stravinsky; Lomonosov, 17 giugno 1882 – New York, 6 aprile 1971), è stato un compositore e direttore d'orchestra russo naturalizzato francese nel 1934, poi divenuto statunitense nel 1945.

La maggior parte dei suoi lavori rientra nell'ambito del neoclassicismo prima e della serialità poi, ma la sua popolarità presso il grande pubblico si deve ai 3 balletti composti durante il suo primo periodo e creati in collaborazione con i Balletti russi: L'uccello di fuoco (1910), Petruška (1911) e La sagra della primavera (1913), opere che reinventarono il genere musicale del balletto. Stravinskij scrisse per ogni tipo di organico, spesso riutilizzando forme classiche. La sua opera omnia include composizioni d'ogni genere, dalle sinfonie alle miniature per pianoforte.

«Recentemente ho visto Stravinsky...
Dice: il mio Uccello di fuoco, la mia Sagra, come un bambino direbbe, la mia trottola, il mio cerchio. È proprio un bambino viziato che ogni tanto mette le dita nella musica. Si aggira come un giovane selvaggio, con cravatte da pugno nell'occhio, baciando la mano alle signore, mentre al contempo pesta loro i piedi. Da vecchio, sarà insopportabile, o meglio non sopporterà nessuna musica; ma per ora è straordinario!»

(Claude Debussy)
Ottenne anche grande fama come pianista e direttore d'orchestra, dirigendo spesso le prime delle sue composizioni. Scrisse un'autobiografia, Chroniques de ma vie, e un saggio teorico che racchiude una serie di lezioni tenute presso l'Universita di Harvard nell'anno accademico 1939-1940 intitolato Poetica della musica, in cui l'autore affronta la genesi di un'opera musicale dissertando anche sulla storia musicale russa. Fra i vari concetti espressi senza dubbio la frase "la musica è incapace di esprimere niente altro che se stessa" è la più famosa e rappresentativa del compositore, che si rifà allo slogan francese ottocentesco "l'art pour l'art", conosciuto anche come "Art for art's sake" nella variante inglese.

In questa luce si può intendere il suo radicale anti-wagnerismo. Craft trascrisse inoltre numerose interviste con il compositore, in seguito pubblicate sotto il titolo di Conversazioni con Stravinskij. Tipico russo cosmopolita, Stravinskij fu uno dei più apprezzati compositori del XX secolo, sia nel mondo occidentale che nel suo paese d'origine.

Biografia
Stravinskij nacque a Oranienbaum (oggi Lomonosov), nelle vicinanze di San Pietroburgo, in Russia, il 17 giugno 1882. La sua infanzia, dominata da un padre autoritario, fu la cosa più lontana dall'artista cosmopolita che sarebbe poi divenuto. Terzo di quattro figli, ebbe sempre rapporti difficili in famiglia. Trascorse i lunghi inverni nell'appartamento di città e le brevi estati in campagna, riportandone felici ricordi tra cui i canti delle donne dei villaggi che rimasero impressi indelebilmente nella sua memoria[. Anche se il padre, Fëdor Ignat'evic Stravinskij, era un celebre basso del Teatro Mariinskij, il giovane Igor non si dedicò alla musica fino ai nove anni quando intraprese lo studio del pianoforte; i suoi progressi furono rapidi, iniziò presto ad improvvisare e a leggere spartiti d'opera. Dopo il liceo fu indirizzato a studi di giurisprudenza a cui si dedicò senza convinzione, laureandosi tuttavia nel 1905; continuò comunque per proprio conto gli studi di armonia e contrappunto e di pianoforte con Madame Khachperova, che era stata alunna di Anton Rubinstein. All'università conobbe il figlio di Nikolaj Rimskij-Korsakov, Vladimir, che divenne suo buon amico e che, nel 1902, gli fece conoscere il padre. Rimskij lo accolse inizialmente con riserva e gli sconsigliò di iscriversi al Conservatorio; in seguito, però, accettò di dargli lezioni private e lo prese come allievo. Il legame fra Stravinskij e il suo maestro durò fino alla morte di quest'ultimo nel 1908 e fu sempre caratterizzato da un grande affetto reciproco, anche se Stravinskij stesso ammise di ritenerlo piuttosto superficiale sia come uomo che come musicista[3]. Stravinskij si considerò sempre autodidatta in qualità di compositore; pur avendo avuto insegnamenti preziosi sull'armonia e sull'orchestrazione da Rimskij, non lo ritenne mai all'altezza in materia di composizione.



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