Urbano Rattazzi

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NATO IL 20-06-1808
MORTO IL 05-06-1873
Stemma del Regno d'Italia Flag of Italy.svg Parlamento del Regno d'Italia
Urbano Rattazzi (Alessandria, 20 giugno 1808 – Frosinone, 5 giugno 1873) è stato un politico italiano.

Pubblicato il 02/10/2015


Urbano Rattazzi (Alessandria, 20 giugno 1808 – Frosinone, 5 giugno 1873) è stato un politico italiano.

Biografia
Gli esordi politici

Casa natale di Urbano Rattazzi
Nato a Alessandria, il 20 giugno 1808, da famiglia benestante, si dedicò agli studi di legge, laureandosi a Torino in giurisprudenza e cominciando ad esercitare come avvocato a Casale Monferrato, diventando in breve tempo uno dei più valenti avvocati del senato cittadino. Poco dopo Rattazzi si lasciò distrarre dalla passione politica: infatti nell'agosto del 1847, tenutosi a Casale il congresso dell'Associazione agraria di Torino, fu tra coloro che firmarono un indirizzo, rivolto a Carlo Alberto e ideato dal socio Giovanni Lanza, per avere concessioni maggiori, simili a quelle adottate per Firenze e Roma, come l'istituzione della Guardia Civica e la concessione della libertà di stampa.

Il parlamento subalpino
Dopo la concessione dello Statuto Albertino il 4 marzo 1848 e la convocazione per il 17 aprile dei comizi elettorali per l'elezione del primo Parlamento subalpino, l'avvocato piemontese si candidò, nelle file della Sinistra storica, per il collegio di Alessandria I, rimanendo alla Camera dei deputati per ben 11 legislature.

Rattazzi fu un politico tenace e battagliero. Infatti, mentre ancora infuriava la Prima Guerra d'Indipendenza, l'8 giugno 1848, giorno del plebiscito di annessione della Lombardia al Piemonte, si distinse sostenendo un progetto favorevole alla fusione tra i due territori, appoggiando le proposte dei democratici lombardi: mantenimento dell'autonomia del governo provvisorio di Milano fino alla ratifica parlamentare, trasformazione del Parlamento stesso in Consulta, alla quale lo stesso sovrano avrebbe dovuto ricorrere e convocazione della Assemblea Costituente per redigere una nuova Costituzione. Malgrado l'opposizione dei deputati moderati, come Camillo Benso conte di Cavour e di Pier Dionigi Pinelli, la Camera dei deputati approvò la relazione di Rattazzi, che il 6 luglio 1848 ebbe anche l'incarico di stendere la risposta al discorso della Corona.

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