Simone Simoni

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Flag of Italy (1861-1946) crowned.svg Simone Simoni (Patrica, 24 dicembre 1880 – Fosse Ardeatine, 24 marzo 1944) è stato un generale italiano, generale di divisione del Regio Esercito, durante la seconda guerra mondiale fu tra i membri del Fronte Militare Clandestino. Arrestato, fu massacrato alle Fosse Ardeatine.

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria  Medaglia d'oro al valor ...

Pubblicato il 24/09/2015


Postato il 24/03/2024

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 24/03/2023

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 24/03/2022

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 24/03/2021

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 24/03/2020

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 24/03/2019

“Un uomo non muore mai se c’è qualcuno che lo ricorda.” (Ugo Foscolo)
Infinita Memoria
Postato il 24/09/2015

« Simone Simoni – cella – dodici – Giuseppe – Ferrari – due. Sono – malmenato – soffro – con – orgoglio – il – mio – pensiero – alla – patria – e – alla – famiglia.»
Mario Cianfarani
Simone Simoni (Patrica, 24 dicembre 1880 – Fosse Ardeatine, 24 marzo 1944) è stato un generale italiano, generale di divisione del Regio Esercito, durante la seconda guerra mondiale fu tra i membri del Fronte Militare Clandestino. Arrestato, fu massacrato alle Fosse Ardeatine.

Biografia
Intrapresa la carriera militare come ufficiale nel Regio Esercito a partire dal 1904, combatté durante la campagna di Libia.
Alla fine del 1908, con il grado di tenente, si recò a Reggio Calabria, gravemente colpita dal terremoto di Messina, ove rintracciò personalmente sotto le macerie i resti della fidanzata. Più tardi si sposò e, trasferita la propria residenza a Roma, ebbe quattro figli.
Successivamente, durante la prima guerra mondiale, si distinse nel proprio ruolo di comando in diversi episodi e anche durante la battaglia di Caporetto, malgrado la grave sconfitta inflitta dalle Potenze centrali alle truppe italiane. Caduto prigioniero delle truppe germaniche, trascorse circa due anni internato in campo di concentramento tedesco.
Al termine del conflitto, decorato con quattro medaglie d'argento e due di bronzo al valore militare, per le gravi ferite riportate in combattimento fu riconosciuto "grande invalido".
Il 24 febbraio 1923, con il grado di maggiore, partecipò assieme ad altri decorati della Grande guerra alla fondazione dell'Istituto del Nastro Azzurro (inizialmente denominato "Legione Azzurra"), che si proponeva di raccogliere come propri soci esclusivamente decorati al valor militare in un'ottica nazionalista che vedeva il grande conflitto come compimento del Risorgimento italiano. La fondazione avvenne a Roma durante una riunione presieduta dal generale Pirzio Biroli cui presero parte come soci fondatori dieci decorati, tra i quali Acerbo, Balbo, Casagrande, De Vecchi, Guzzoni e lo stesso Simoni.

Nel 1932 venne collocato nella riserva con il grado di generale di divisione. Passò quindi a dirigere, come presidente, una società commerciale con sede a Roma.

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