Lido Duranti

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Flag of Italy (1861-1946) crowned.svg Lido Duranti Martire delle Fosse Ardeatine - Infinita Memoria ha realizzato questo Memorial per omaggiare un Uomo che attraverso il merito della sua opera e con il suo sacrificio, si è distinto ricoprendo un ruolo importante nella vita sociale culturale del Paese. E stato quindi doveroso da parte nostra erigere un monumento alla memoria, la dove poter indirizzare i nostri Infiniti ringraziamenti.
Pubblicato il 12/04/2017


Lido Duranti è nato a Orentano frazione di Castelrfranco di Sotto (PI).
Figlio di Iacopo e Amelia Sevieri, come molte famiglie emigrano a Roma per fuggire alle dure condizioni economiche.
Lido Dutanti presta servizio militare in Libia, fu soldato nella Guerra d'Etiopia (1935-36). L'8 settembre del 1943 è da qualche parte in Italia, ma solo alcuni mesi dopo riuscirà a ricongiungersi alla sua famiglia, a Roma. Che, come molte altre famiglie non allineate al regime, vive nei sobborghi lungo la via Ostiense. Nella Capitale, con un congedo provvisorio, trova un'occupazione alla Pirelli. Negli stessi giorni in cui gli Alleati bombardano Montecassino, il 27 febbraio '44, Lido viene tradito da una donna che, all'uscita della fabbrica, lo consegna alle SS tedesca. Duranti, che aveva aderito a formazioni partigiane clandestine, secondo alcuni il Movimento comunisti d'Italia, secondo altri il Partito comunista italiano, ha in tasca una lista di 40 compagni che riesce a mangiare prima di essere tratto in arresto. La sua detenzione durerà poco più di un mese: prima a Regina Coeli e poi nella terribile struttura di torture di via Tasso, dove fino all'ultimo si rifiuta di collaborare, nonostante le pesanti torture.
L'ultima volta che il padre lo vede, gli erano stati strappati denti e unghie ed era una maschera di sangue. Lido si rifiuta di parlare nonostante lo stesso padre lo implori, scrivendo la sua condanna a morte, che si consuma nella rappresaglia delle Fosse Ardeatine.

Oggi, a Lido Duranti è intitolata una strada nella frazione di Orentano e gli è stata riconosciuta una medaglia d'argento al valor militare, oltre a una pubblicazione da cui abbiamo tratto queste informazioni, sscritta da Claudio Biscarini e Savino Ruglioni, edizioni Fm, Lido Duranti, vita di un partigiano ucciso alle Fosse Ardeatine. 

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