Epimenio Liberi

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Flag of Italy (1861-1946) crowned.svg Epimelio LiberiMartire delle Fosse ArdeatineInfinita Memoria ha realizzato questo Memorial per omaggiare un Uomo che attraverso il merito della sua opera e con il suo sacrificio, si è distinto ricoprendo un ruolo importante nella vita sociale culturale del Paese. E stato quindi doveroso da parte nostra erigere un monumento alla memoria, la dove poter indirizzare i nostri Infiniti ringraziamenti.
Pubblicato il 11/11/2017


Epimelio Liberi è nato a Popoli (Pescara) il 16 luglio del 1920, residente in viale Angelico n° 46, Roma. Figlio di Gaetano e Teresa Delfini.

Di professione Industriale era un Cattolico di religione.

Aveva partecipato come sottufficiale alla seconda guerra mondiale e, all'armistizio, i suoi sentimenti antifascisti lo spinsero, prima a battersi per la difesa di Roma, a Porta San Paolo, e poi ad entrare nelle file del Partito d'Azione. Aggregatosi alle bande partigiane del Monte Soratte, Liberi cadde nelle mani tedeschi qualche giorno prima del Natale del 1943, precisamente il 19 dicembre, accusato di aver partecipato ad atti di sabotaggio in località vicinorie a Roma ed a Civita Castellana. Tradotto nel carcere di via Tasso, il giovane partigiano vi fu a lungo torturato e poi trasferito a Regina Coeli (III braccio - cella 282). Qui Liberi apprese che la moglie, Giovanna, gli avrebbe dato un terzo figlio. Ma lui non l'avrebbe mai visto. Ebbe tempo di parlarne a don Giuseppe Morosini, conosciuto in carcere, e il sacerdote, che sarebbe stato ucciso dai fascisti pochi mesi dopo, scrisse per il nascituro una "Ninna nanna", poi divenuta celebre. Epimenio Liberi fu fucilato alle Fosse Ardeatine il 24 marzo.
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Le fotografie sono la nostra Memoria nel tempo, suddividono la vita in una serie di attimi, ognuno dei quali ha il valore di un'intera esistenza.