Antonio Galante, nato all'aquila nel 1938, venne a Roma all'età di 5 anni. Nel dopoguerra potè però soltanto finire le elementari. Da ragazzo per pagarsi gli studi fece mille mestieri, alla fine conseguì la maturità, e si iscrisse alla facoltà di medicina. Al primo anno, in seguito alla morte per incidente del suo fratello appena ventottenne, cadde in una profonda depressione. Qualche anno più tardi si iscrisse al corso triennale per infermiere professionale, vinse un conscorso e svolse tutta la vita lavorativa presso l'ospedale San Giovanni di Roma, dove si specializzò in anestesia e riamimazione e divenne in seguito caposala. Stimato per la grande preparazione prfessionale fu anche sindacalista negli anni 70, divenendo segretario provinciale della CGIL. Grazie anche alle sue battaglie molti diritti dei lavoratori vennero conquistati. Dal suo matrimonio naquero due figli, Gina e Simone. Purtroppo una epatite C contratta sul lavoro ed al tempo incurabile gli fu fatale e morì poco dopo aver compiuto i 60 anni. Colto, autonomo, severo ma amorevole, fu un uomo la cui mancanza si è fatta fortemente sentire, sopratutto per me, sua figlia, che amava in maniera assoluta.