Vittorio Foa

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NATO IL 18-09-1910
MORTO IL 20-10-2008
Italia Vittorio Foa (Torino, 18 settembre 1910 – Formia, 20 ottobre 2008) è stato un politico, giornalista e scrittore italiano, esponente del pensiero di sinistra. È considerato uno dei padri della Repubblica.

Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria  Cavaliere di gran croce (O.M.R.I)

 
Pubblicato il 10/07/2014


Postato il 20/10/2023

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 20/10/2022

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 20/10/2021

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 20/10/2020

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 20/10/2019

“Un uomo non muore mai se c’è qualcuno che lo ricorda.” (Ugo Foscolo)
Infinita Memoria
Postato il 20/10/2018

“Una lacrima per i defunti evapora. Un fiore sulla loro tomba appassisce. Una preghiera per la loro anima la raccoglie Iddio” (infinitamemoria)
Infinita Memoria
Postato il 20/10/2017

Il ricordo dei defunti, la cura dei sepolcri e i suffragi sono testimonianza di fiduciosa speranza, radicata nella certezza che la morte non è l’ultima parola sulla sorte umana, poiché l’uomo è destinato ad una vita senza limiti, che ha la sua radice e il suo compimento in Dio. (Papa Francesco)
Infinita Memoria
Postato il 20/10/2016

“Sappiate che nulla di ciò che ha radice nel cuore è perduto o verrà dimenticato”.
Infinita Memoria
 Pag.  di 2  
Vittorio Foa (Torino, 18 settembre 1910 – Formia, 20 ottobre 2008) è stato un politico, giornalista e scrittore italiano, esponente del pensiero di sinistra.
È considerato uno dei padri della Repubblica.

Biografia
Nacque da una famiglia piemontese di fede ebraica; era nipote da parte di padre di un rabbino di Torino e malgrado avesse compiuto i tradizionali riti religiosi quali studiare l'ebraico e leggere la Torà in Sinagoga divenne completamente ateo[3].
Nel 1926, mentre era impiegato di banca, subì l'influenza politica di Giovanni Giolitti. Nel 1930 divenne ufficiale di complemento dell'esercito italiano nel reggimento del Principe di Piemonte, di cui fu amico.
Si laureò in Giurisprudenza nel 1931 all'Università di Torino.
Nel 1933 entrò in Giustizia e Libertà, movimento politico antifascista. Il 15 maggio 1935, all'età di 25 anni, venne arrestato a Torino in seguito alla segnalazione dello scrittore [Dino Segre], spia dell'O.V.R.A., la polizia segreta fascista. fu quindi denunciato al Tribunale Speciale Fascista, che lo condannò a 15 anni di reclusione per attività antifascista (1936). Condivise la stessa cella con Ernesto Rossi, Massimo Mila e Riccardo Bauer, e nel frattempo sposò il liberalismo di Benedetto Croce.
Dopo essere uscito dal carcere di Castelfranco Emilia (MO) nell'agosto 1943, prese parte alla Resistenza coi "fazzoletti verdi". Nel settembre dello stesso anno entrò nel Partito d'Azione (PdA), di cui divenne segretario assieme a Ugo La Malfa, Emilio Lussu, Altiero Spinelli e Oronzo Reale (1945), e per il quale fu rappresentante presso il Comitato di Liberazione Nazionale (CLN). Nel 1945 si sposa con Lisa Giua, da cui avrà tre figli, tra cui Renzo, futuro direttore de l'Unità che, successivamente, diverrà editorialista de Il Giornale.
All'Assemblea costituente, il 2 giugno 1946, fu eletto deputato del PdA e, dopo lo scioglimento di quest'ultimo nel 1947, alla fine dello stesso anno passò al Partito Socialista Italiano (PSI), di cui fu dirigente nazionale e, per tre legislature (1953-1968), deputato.
Il 1948 fu l'anno in cui Foa entrò nella FIOM nazionale; nell'ottobre 1949 entrò nella segreteria nazionale della CGIL di Giuseppe Di Vittorio, come vicesegretario responsabile dell'Ufficio studi, e nel 1955 fu segretario nazionale della FIOM.

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