Vespasiano Brancaccio

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Addio, Addio cari miei. Con un sorriso vi saluto. No, non versate lacrime, non ne ho bisogno. Voglio soltanto i vostro sorriso. Se la tristezza vi assale, pensatemi.....e io sarò felice. Ricordate bene: quando vivi nel cuore di chi ami, non morirai mai. (Rabindranath Tagore)
Pubblicato il 04/04/2022


Postato il 01/08/2023

Ciao nonno mio, oggi avresti compiuto la bellezza di 100 anni, ma è da 37 anni che non ci sei più. Il tuo ricordo è sempre vivo nei cuori di papà, di mamma e mio, anche se non ti ho mai conosciuto come avrei voluto, sarei stato sicuramente ad ascoltarti per ore i tuoi racconti relativi alle campagne di Albania, Grecia e Unione Sovietica, combattute da staffetta per il rifornimento di armi e cibo nella Seconda Guerra Mondiale al fianco delle Forze dell'Asse italo-tedesche, il tuo ritorno a piedi dalla Russia fino a Roma, le tue letture russe preferite di Dovstoevskij (I Fratelli Karamazov, Delitto e Castigo) e Tolstoj (Guerra e Pace), le incazzature che ti prendevi quando papà ti faceva arrabbiare quando marinava la scuola e ti rifaceva la firma sul libretto delle giustificazioni per giustificare l'assenza a scuola, ahahah troppo forte e ti veniva l'estro di prenderlo a cazzotti! :D Qualsiasi cosa mi avresti detto, sono certo saresti stato un nonno profondo, interesante, esemplare, almeno quanto è stato per me nonno materno Carmine Palermo. Goditi la tua pace nel riposo eterno, spero ti starai divertendo a giocare a carte con nonno Carmine e nonna Rosetta lì al cimiero comunale di Scurcola, sono certo che sta andando così da diversi anni, godeteveli qusti momenti perché li meritate, dopo tutti i sacrifici che avete fatto nelle vostre vite per portare avanti le vostre rispettive famiglie. Ciao Cassius Clay, ti amo, non dimenticarlo mai!
Alessio Brancaccio
Postato il 24/07/2023

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 23/07/2023

Ciao carissimo nonno mio. Chiedo da subito scusa nei tuoi riguardi per non averti scritto pensieri a sufficienza come avresti meritato su questa bacheca, ma purtroppo come sai sono continuamente impegnato a cercare di migliorare questo Mondo che alcune elites senza scruupoli hanno reso sempre più di merda, lo si vede da come trattano puntualmente il nostro Pianeta, gli ecosistemi, la Natura, le piante, gli animali e tutte le comunità di esseri umani che vivono all'interno sia di aree naturali protette che al di fuori di esse, in contesti cittadini dove oggi d'estate si fa sempre più fatica a vivere per l'intenso caldo che fa, da crepare nonno mio e tutto questo come tu già saprai da lassù è causato sia da un eccessivo consumo di combustibili fossili per alimentare il progresso tecnologico di una civiltà umana sempre più al collasso, perché come dicevi hiustamente anche tu da buon comunista come me, una civiltà eccessivamente incentrata su capitalismo e globalizzazione portati all'eccesso, non può stare in piedi a lungo, essa è destinata ad implodere sotto il suo stesso peso e gli effetti li stiamo iscontrando oggi tutti quanti, uno ad uno, peccato però che la gente faccia ancora finta di niente su questo, come se fosse una questione che a loro non li riguardi minimamente, come se vivessero tutti già su Marte, senza ricordarsi di vivere ancora sulla Terra! Io nonostante non lavoro più da quasi otto anni qui in Abruzzo più volte, nonno mio, ho pensato di tornarmene nella nostra vecchia e cara Roma, la nostra Città Eterna della quale mai nessuno dovrà osare mai parlarne male, perché stavolta dovranno passare sul mio cadavere, nonostante oggi sia amministrata veramente male e qui in Abruzzo gli abruzzesi la definiscono tra le peggiori città d'Italia, senza però guardare a tutte le criticità che hanno anche le loro di città! Ormai siamo tutti sulla stessa barca, dovremmo tutti remare dalla stessa parte, ma peccato che qualcuno, puntualmente, continua a remare nella direzione opposta alla mia e a tutti coloro che vogliono ancora cercare di migliorare lo stato di salute della propria comunità locale, anche quando si arriva ad un punto mentalmente di non ritorno in cui si vorrebbe mollare tutto, morire e rinascere magari in un Pianeta dove c'è gente più meritevole di chi abbiamo attorno, perché anche se qualcuno di noi come me decide di non avere più raporti umani, inevitabilmente prima o poi, deve sempre tenere bene a mente che comunque l'Uomo è fatto per vivere in una Comunità, che piaccia o meno è una sua opinione e come tale resta e resterà sempre! Tu che mi dici dall'Altra Dimensione? Spero ti sei riuscito a vedere da anni con i miei nonni materni Carmine e Rosetta: col fatto che state tutti al cimitero di Scurcola, mio padre pensa spesso al fatto che state tutti e tre giocando a carte, a scopa o a briscola e ve la starete ridendo beatamente, mentre noi comuni mortali sulla Terra siamo costreti a continuare a portare una croce del patibolo che non certo ci siamo scelti noi, la stiamo portando avanti per colpa di una picocla elite di persone che nel 2020 si è improvvisamente risvegliata, è uscita da quei buchi di fogna dove cazzo erano fottutamente per anni, sono usciti tutti insieme allo scoperto ed hanno cominciato a parlare di compressione della libertà individuale altrui a tutela della sicurezza nazionale degli Stati mondiali, di fake news o notizie false, secondo la loro ottica deviata sono tutte quelle notizie che si discostano dalla realtà ufficiale presa per buona dal pensiero unico dominante "politicamente corretto ed eticamente corrotto", di agenti biologici da bioterrorismo e questo è il modo di comportarsi dei membri massonici del Nuovo Ordine Mondiale degli americani, ma la Massoneria non è presente solo nell'ambiente americano, il Grande Satana, ma anche in tutti gli Stati del Mondo dove gira denaro e potere, anche ad Oriente in Russia così come in Cina. Con la crisi climatica in atto, caro nonno, è arrivato penso il momento che la gente cominci a risvegliare le loro coscienze sul tema, a riappropriarsi della spiritualità perduta, di recuperare il lato spirituale della vita ed accantonare, almeno in parte, quello materialista che distorce completamente la percezione della realtà che si ha su questo, come su tutti gli altri temi fondamentali che gravitano attorno la vita dell'essere umano. Vedendomi scrivere così, da grande uomo mentore e di immensa cultura che sei stato per mio padre tuo figlio, sento già che tu sia in qualche modo già orgoglioso e fiero di avere un nipote come me che non ti ha mai dimenticato e mai lo farà, finché avrà vita. Nonno io ho ancora tante cose da fare per provare a cambiare in meglio la vita delle varie comunità locali in cui approderò, spero che questa di Vasto non sia la seconda e l'ultima, ma per me come sai la priorità è lasciare un segno indelebile del mio passaggio su questa Terra e voglio farlo nei settori in cui mi sono formato a scuola e all'Università, ossia come sai Sport e Tutela Ambientale. Qui in Abruzzo mi hanno allontanato da questo, trasformando la mia vita in una continua, ossessiva rincorsa verso una realizzazione personale che a quasi 39 anni il 23 Agosto prossimo, ancora non arriva e da quasi 8 anni, pertanto solo lottando e tirando fuori le palle, come ho sempre fatto, so che potrò ottenere tutti gli obiettivi di vita che mi sono prefissato e, nonostante tutto quello che si sente nel Mondo ad oggi tra COVID19 che gira meno rispetto al 2022 ma ancora gira tra noi, guerra in Ucraina, Siria, Palestina, Kurdistan, sento che comunque in qalche modo riuscirò a portare a termine i miei progetti sulla Mobilità Sostenibile e sul mondo della bicicletta in genere, che tu amavi tanto, esattamente come nonno Carmine: io non ho assolutamente dimenticato il fatto che tu negli anni '60 sei stato membro dell'Amministrazione della squadra di ciclismo professionista romana del quartiere Prenestino a Roma, la Fossati-Preneste, della partnership stretta tra la squadra ed il fornitore di biciclette Romolo Lazzaretti, oggi ha il figlio che ha messo su da anni un bellissimo negozio a Brasilia in Brasile che spero un giorno di poter visitare, anche per conto tuo e ristabilire quel sodalizio con il clan dei Lazzaretti che sarebbe fondamentale per portare avanti i maniera concreta e perdurante, il discorso sviluppo della mobilità sostenibile nella nostra amatissima Roma, per cui non escludo un mio ritorno dal 2026 in poi, vedremo, taempo di capire in questi due sofferti anni come andranno le cose qui a Vasto con i miei genitori accanto, che voglio far arrivare alla pensione possibilmente vivi e sani, scrivo questo perché di questi tempi neanche più essere in salute rappresenta una certezza, ma noi siamo gladiatori di Roma e sopravviveremo, ovunque saremo e comunque vada! Buonanotte nonno, buon anniversario, oggi sono esattamente 37 anni che non sei più con papà, mamma e me, è bello sentirti sempre al mio fianco da angelo custode protettore e viver enel tuo ricordo tenendo alta la tua memoria, anche se te ne andasti quando avevo appena neanche due anni. Mi raccomando continua a leggere Dovstoevskij e Tolstoj della letteratura russa, come farò presto io per rimettermi sulle tue orme, ma non diciamolo troppo forte o i cultori della russofobia odierna poi si offendono troppo, sta massa di stronzi profanatori americani! :) Ciao grande, continua lassù dove sei a tirare un pò di cazzotti da pugile dei pesi massimi, fino al momento in cui non deciderò di farlo realmente anch'io, quando e se arriverà il momento opportuno. La bicidletta è il nostro amore in comune ed essa tornerò a rendermi libero presto, come ai vecchi tempi prima della pandemia di COVID19, te lo posso assicurare! Un caro abbraccio a te, sei sempre nel mio cuore, non dimenticare mai che ti amo. Il tuo caro e devoto nipote, Alessio ormai quasi splendido 39 enne.
Alessio Brancaccio
Postato il 24/07/2022

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Vespasiano Brancaccio detto "Spasio", nacque da umile famiglia a Scurcola Marsicana (AQ) in Abruzzo il 1 Agosto del 1924. All'età di 18 anni venne chiamato in servizio militare con l'Esercito Italiano per andare a combattere le campagne di Grecia, Albania ed Ucraina sui fronti dei fiumi Don, Dniepr e Dniestr in appoggio alle forze dell'Asse Italia di Mussolini e la Germania di Hitler contro l'Unione Sovietica di Stalin con la mansione di autista di camion per il rifornimento di armi e vettovaglie in supporto ai soldati italiani al fronte in prima linea. L'8 Settembre del 1943 venne firmato l'armistizio con gli alleati, dal Maresciallo Pietro Badoglio, al tempo reggente della Repubblica Italiana, dopo la fuga di Re Vittorio Emanuele III da Roma verso Brindisi, passando per il porto di Ortona a Mare in Abruzzo: il giovane Vespasiano, appena saputo della firma dell'armistizio, si trovava a Dnipropetrovsk, città ucraina posta lungo il fiume Dniepr, lasciò tutto l'equipaggiamento ed il camion sul posto, tornando a Roma in Italia a piedi per 8000 km dall'Ucraina, passando per Moldavia, Romania, Ungheria, Jugoslavia, Fiume, che al tempo era una città fascista italiana e mangiando tutto ciò che incontrò lungo il cammino di ritorno in patria, soprattutto bacche, patate e frutta. Tornato a casa, suonò il campanello di casa sua, la madre aprì la porta e lo scambiò per un venditore ambulante, rispondendogli: "Non ci serve niente, grazie!" richiudendogli la porta in faccia. Vespasiano suonò di nuovo il campanello, la madre lo vide e lui gli disse di essere il figlio e che era ritornato dall'Unione Sovietica a piedi, lei si stupì di vederlo dimagrito di 20 kg e finalmente riuscì ad abbracciare suo figlio, cosa che tante altre famiglie italiane non accadde, perché i lroo figli erano morti sul campo di battaglia. Su questo drammatico evento storico per il nostro Paese e per le Forze dell'Asse, venne prodotto un documentario intitolato: "La disfatta sul Don" ed oggi reperibile facilmente su youtube.
https://www.youtube.com/watch?v=3ktQ7Gk6zmU
Nel Dopoguerra divenne un contrabbandiere che partecipava alla Borsa Nera per reperire il cibo alla sua famiglia e ad amici e conoscenti, percorrendo con una bicicletta di ferro, un tragitto di 100 km lungo la SS5 Tiburtina Valeria, tra Roma e Scurcola Marsicana: partiva dalla capitale con un carico con 50 kg e, quando si trovava a percorrere la salita di Arsoli nel Lazio, prendeva e seminava i ciclisti con le biciclette da corsa, a testimonianza della sua prorompente forza di volontà e soprattutto, fisica. Alle volte, sempre per esigenze di Borsa Nera, portava sigarette e cioccolato percorrendo a nuoto tutto il Mare Adriatico dall'Abruzzo verso la Croazia e ritorno, era un ottimo nuotatore che insegnò poi a mio padre come si nuota in mare aperto con le correnti marine, anche quando si tendono ad incrociare grandi navi, mio padre è diventato un ottimo nuotatore grazie a lui e spesso nuotavano insieme per km in mare aperto, amavano molto stare insieme in questo modo.
Intorno agli anni '60 partecipò a quattro concorsi pubblici dei quali ne vinse tre, scegliendo di andare a lavorare come camionista presso l'ACEA (Agenzia Comunale Energia Elettrica e Acque) a Roma. Per preparazione culturale era il migliore di tutti perché lui stesso si sentiva il migliore, diceva sempre: "Se si presentano in 1000 a questo concorso, io sarò il primo tra questi, se fossero 10000 io sarei il primo lo stesso!" aveva una forte convizione nei propri mezzi proprio perché aveva un grado di eruzione che non conosceva confini: amava molto la letteratura russa, leggeva i romanzi degli scrittori russi Fedor Dovstoevskij, i due suoi preferiti erano "Delitto e Castigo" e "I Fratelli Karamazov" e quelli di Lev Tolstoi, il suo preferito era "Guerra e Pace". Da camionista provetto, amava la vita del globetrotter, la preferiva allo stare in ufficio ad "impiagarsi il sedere" come diceva sempre lui! Insegnò a mio padre a portare il suo TIR da 18 metri a 9 annie per questo papà divenne da quel momento in poi il "Bambino Prodigio" il "Wolfgang Mozart della guida", divenendo, negli anni successivi tra il 1987 ed il 1990, il miglior autista che l'Abruzzo abbia mai conosciuto nella sua storia, recapitando i quotidiani nelle edicole di Marsica, Alto Sangro e Valle Peligna per un giro di 300 km che copriva in appena 6 ore, perché sapeva sempre come organizzarsi il lavoro a monte, lavorando spesso con l'altro mio nonno materno, Carmine Palermo, un altro grande umile lavoratore che si dilettava ad aiutare mio padre in questo lavoro.
Nonno Vespasiano divenne un uomo fondamentale per l'ACEA di Roma, con il camion andava spesso a rifornire le dighe artificiali di condensatori per la manutenzione ordinaria e straordinaria e andava a ripristinare il servizio fondamentale dell'Acqua Pubblica in diverse parti d'Italia, spesso faceva delle trasferte di lavoro in Svizzera, passando per il celebre Passo del Gran San Bernardo. Nel 1980 accadde il terribile terremoto dell'Irpinia, una zona della provincia di Avellino in Campania e mio nonno partì con il suo camion da Roma, percorse 300 km per andare a ripristinare l'uso dell'acqua alle popolazioni locali: sulla guida Michelin che mio padre ancora conserva qui a casa, ci sono ancora segnati tutti i paesi in cui nonno è stato ad effettuare questo tipo di servizio essenziale, ricordo: Sant'Angelo dei Lombardi, Lioni, Pescopagano, Calabritto, Laviano, Valva, poi Auletta, Buccino, Campagna, Colliano, Confursi, Salvitelle e Senerchia che oggi si trovano in provincia di Salerno, un servizio essenziale per la popolazione locale, fu un vero e proprio "angelo dei terremotati" tra i primi ad arrivare sul posto, anche prima del Presidente della Repubblica Alessandro Pertini.
Andò in pensione a Gennaio del 1986, ma non fece a tempo a godersela, perché a Luglio del 1986 tornò in camion dalla Svizzera per un servizio straordinario, faceva freddo, prese un'influenza, che poi divenne febbre per una broncopolmonite che poi si aggravò ulteriormente divenendo polmonite, insfine enfisema polmonare ed il 24 Luglio nella casa estiva di Scurcola Marsicana (AQ) venne colpito da infarto miocardico mentre io, mio padre e mia madre eravamo in vacanza a Rodi Garganico in Puglia, avevo quasi 2 anni: mio padre ricorda ancora che dovette prendere me e mia madre dopo appena due giorni di vacanza, gli altri cinque andarono persi per questo grave lutto che colpì la nostra famiglia. Ho un flebile ricordo di nonno Vespasiano, perché ero ancora troppo piccolo per capire chi fosse realmente, al punto tale che ancora oggi continuo a studiare la sua figura, grazie ai racconti di mio padre ed è emerso che era un grande sportivo, è stato anche un pugile dei pesi massimi, era alto 168 cm e pesava 107 kg ma non era grasso, era tutto muscoli, spesso mio padre si accorgeva della sua incredibile forza quando si abbassava per schivare i suoi pugni quando lo faceva arrabbiare per le marachelle che da lazzarone qual'era, papà combinava a scuola! Nonno Vespasiano amava molto mangiare, dato a casa non mancava mai, era una famiglia agiata la sua grazie al suo lavoro, i soldi non mancavano a casa e quindi era solito spesso mangiarsi da solo 1 kg di pasta, 1 kg di filone di pane, 8 etti di riso ed una colomba sana a Pasqua, usanza che trasmise pure alla moglie Liliana, mia nonna paterna. 
Dopo la sua morte avvenuta il 24 Luglio 1986, all'età di 62 anni, venne inumato nel cimitero comunale di Scurcola Marsicana.