Maria Concetta Gulia

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Ebbe da Dio il gran dono di una immensa bontà e consacrò tutta la sua vita per il bene della famiglia. Chiamata dalla terrena alla Celeste Patria serenamente si addormentò nel Signore lasciando il più caro ricordo della sua bontà e rettitudine in quanti la conobbero.
Pubblicato il 25/10/2019


Postato il 12/03/2024

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 12/03/2024

Ciao mamma, oggi sono sei anni precisi che non sei più tra noi, con me, Massimo ed Alessio. Il tuo ricordo in me è sempre vivo e non si spegnerà mai, anche se da alcuni anni a questa parte tu non vieni più in sogno per darmi conforto nei momenti di sconforto ed è facile oggi averli per quello che succede nel Mondo, perché sono le condizioni ad essere spero momentaneamente cambiate in peggio, i problemi sono di noi che viviamo la Dimensione Terrena, mentre chi è dall'Altra Parte dove sei tu, sicuramente tu e papà state vivendo la serenità e la pace che non sempre avete avuto nella vostra vita terrena. Mamma, io continuo a lottare assieme a Massimo e ad Alessio anche se le condizioni non sono facili per andare avanti, per me ed Alessio soprattutto, ma noi siamo combattenti veri e sapremo sempre come cavarcela. Anche se non ti vedo più in sogno come pochi mesi dopo la tua morte proprio oggi 12 Marzo di sei anni fà, mi piace poter continuare a pensare di sentire il tuo influsso, la tua presenza in ogni cosa che penso, dico o faccia. Ti ho sempre costantemente nella mente e nel cuore. Ti salutiamo tutti qui io, Massimo ed Alessio che continua anche lui a cercarti nei suoi sogni nel mondo onirico, ma anche lui fatica molto a trovarti, per cui appena puoi fatti viva che a noi farà soltanto che un immenso piacere, come sempre! Tu e papà godetevi il meritato riposo e se Dio vorrà, tornerò presto a trovarvi al cimitero di Scurcola. Un bacio immenso ed eterno dalla tua Carla.
Carla Palermo
Postato il 12/03/2024

Hi grandma #MariaConcettaGulia: today 12 March 2024 are 6 years that me and family are without you. You appeared in a dream to me and my mother in 2018, a few months after your passing, but your sweetness is always present in everything we do. Unforgettable wonderful granny! ?? https://x.com/bralex84/status/1767663155629478256 Ho voluto scriverti un messaggio in inglese affinché possano leggerlo anche i miei fratelli e sorelle palestinesi nella Striscia di Gaza che leggeranno sicuramente questo messaggio, perché una nonna come te sarebbe stata sicuramente un patrimonio UNESCO anche per loro! Ciao anima bella, ci risentiamo presto!
Alessio Brancaccio
Postato il 30/07/2023

Ciao cara e dolce nonna mia, volevo semplicemente farti tanti auguri di buon compleanno. Oggi 30 Luglio 2023 avresti compiuto la bellezza di 92 anni che sono certo avresti portato ancora divinamente, se non avessi avuto la malattia a privarci della gioia della tua luce irradiante che sapevi sempre bene come trasmettere a me e a tutta la mia famiglia. Un abbraccio ed un bacio immensi, ovunque tu sia. Un giorno, spero nolto lontano, ci incontreremo di nuovo sicuramente. Il tuo devoto nipote, Alessio o "Nì" come amavi chiamarmi.
Alessio Brancaccio
Postato il 12/03/2023

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 12/03/2023

Ciao amatissima e veneratissima nonna Rosetta mia, nostra, come stai lì nell'Altra Dimensione dove ti trovi adesso? Oggi 12 Marzo 2023 sono esattamente 5 anni che hai lasciato questa Dimensione Terrena, lasciando nello sconforto soprattutto mamma, ma anche papà e me, che sai bene ero legatissimo a te. A me piace sempre pensare che tu e nonno Carmine vi trovate a riposarvi su di una sedia a sdraio sulle rive di un placido lago, mentre da lì state assistendo impotenti a tutto quello che sta colpendo il Pianeta Terra, tra emergenza climatica in atto ed in via di peggioramento, il COVID19 che sta andando verso l'endemizzazione si ma non è ancora un virus endemico come ci hanno voluto far credere in televisione, dove si vede benissimo che da tre anni l'informazione è deliberatamente manipolata dalle cricche di potere massoniche che vi sono dietro, le stesse che si sono impadronite abusivamente di tutti i nostri destini, loro ci stanno facendo vivere la vita che vogliono loro, non quella che vogliamo vivere noi, è evidente, solo un deficiente ignorante o un menefreghista non se ne renderebbero conto di questo! Per cui tra emergenza climatica in atto sul Pianeta, il COVID19 che ancora gira tra noi, la guerra in Ucraina nel cuore dell'Est Europa, per cui i problemi da risolvere sono molteplici e stavolta non mancano di certo! Parlo a nome mio, di mamma Carla, di papà Massimo e dell'intera famiglia Brancaccio: ogni giorno, ogni mese, ogni anno che passa non riusciamo a colmare il vuoto che ci hai lasciato e che lascerai per sempre, però voglio lasciarti un messaggio di speranza che non significa però restare a guardare e non fare niente per risolvere tutti quei problemi che hanno lanciato a centinaia, migliaia di altre famiglie come la mia, come stanno facendo la maggior parte delle persone qui in Italia e non solo, anche in diversi Paese del Mondo, tra l'indifferenza generale. Io da qualche tempo sono diventato uno dei massimi ideologi di riferimento del movimento ambientalista Ultima Generazione, composto da ragazzi, ragazze, uomini e donne che condividono le mie, le nostre stesse paure in merito al presente ed al futuro del nostro Pianeta ed, oltre a questo, sappi che il 30 Gennaio scorso, a 8 anni precisi dalla morte di nonno Carmine, ho deciso di iscrivermi alla Fondazione Michele Scarponi Onlus non soltanto per battermi per la sicurezza dei ciclisti italiani lungo le nostre strade, ma per mantenere alta la memoria di Michele ogni giorno, educando direttamente nelle scuole o online le nuove generazioni alla cultura del rispetto reciproco ed impedire che continuino a morire persone nelle nostre strade italiane, considerando già che io, mamma e papà da tre anni devolviamo il nostro 5x1000 della Dichiarazione dei Redditi alla Fondazione Michele Scarponi Onlus, perché l'obiettivo finale della Fondazione è quello di arrivare a conseguire morti zero lungo le nostre strade e questo sarà possibile soltanto se avremo il coraggio di tornare a rispettarci e non saremo consumati da diversità insignificanti, perché "la strada è di tutti, a partire dal più fragile", come recita il motto della Fondazione. Non faccio che pensare ogni giorno alle tue parole, di quando volevi che avessi preso il tuo posto come rappresentante Capogruppo della Just Italia per la zona della Marsica, ma è stata mamma a dirmi giustamente che non mi sarebbe convenuto farlo perché il volume d'affari lì, come in tutte le altre zone d'Abruzzo, è sempre irrisorio, non può neanche essere preso in considerazione, pertanto ti scrivo da qui che dal 205 in poi per poter tornare a lavorare, già sono consapevole, ho messo in conto in cuor mio che penso dovrò lasciare l'Italia ed approdare in un Paese civile e degno della persona che sono, stavo pensando a Svizzera e Portogallo: il primo come hai saputo tu stessa dalla Just Italia per cui lavoravi, è ancora una realtà che ha una grande cultura al rispetto dell'ambiente, hanno dei paesaggi montani stupendi, adoro la logica della popolazione svizzera che si batte da anni per la tutela de loro incontaminati paesaggi, perché esattamente come gli Indiani d'America, loro sanno che la terra su cui vivono è stata loro prestata non donata, non è di loro proprietà e sanno quindi che devono difenderla per lasciarla incontaminata anche ai loro figli e a tutte le generazioni future che verranno dopo di loro, mentre il Portogallo è una nazione lungimirante nei miei settori, amministrata dai miei amici socialisti di Antonio Costa, quindi poter approdare lì per me il piacere sarebbe doppio, perché sarebbe uno dei Paesi ideali in cui vivere per me, quindi sto facendo ad entrambi i Paesi un serio pensiero, ma non mi sposterò dall'Abruzzo prima della fine dell'attuale pandemia di COVID19, pertanto nel frattempo continuerò a cercare attivamente lavoro da queste parti, sperando che la mia ricerca presto possa dare i suoi meritati risultati. Ti mando un bacio ed un abbraccio immensi da parte mia, di mamma e di papà, sperando che tu stia bene dove ti trovi e che nonno Carmine ti stia facendo compagnia, possibilmente pacifica, spero non discutete pure lì dove state adesso, a casa sembrava sempre il Teatro Pirandello, eravate due comici, sapevate sempre come sdrammatizzare sulle situazioni, ci mancate moltissimo anche per questo aspetto! Sono venuto a trovarti al cimitero lì a Scurcola il 14 Novembre 2022 scorso, in occasione del 63esimo compleanno di tua figlia, siamo andati anche a trovare velocemente anche zia Stefania per sapere come stesse, per fortuna pare sia tutto a posto dopo il terremoto COVID che ha comunque sconvolto la vita di tutti noi, solo nel male e non nel bene, poi c'è chi ne è uscito alla meno peggio e chi ne è uscito con le ossa rotte, ma tra quest'ultimi non c'è nessuno della mia famiglia, te lo assicuro! Ci risentiamo presto amata nonna mia, anche se per via scritta in questo modo. Ti amo e ti amerò, ora e sempre ed ogni volta che vedrò la Nebulosa Rosetta in cielo nella costellazione dell'Unicorno, o un giorno mi recherò a vedere la Stele di Rosetta davanti la Sfinge nella Piana di Giza in Egitto, penserò sempre a te! Ciao anima candida, continua a stare vicino a nonno ed ogni tanto se vorrai dare una mano a me, a mamma e a papà come l'anno scorso a Febbraio, saprai sempre come contattarci attraverso il mondo onirico, ma sono anni che non ti fai più viva, per cui fatti viva appena possibile, grazie! A presto Rosetta mia, sei grande, anzi che dico, unica, immensa, indimenticabile!
Alessio Brancaccio
Postato il 13/03/2022

Ciao nonna mia, anima candida adorata e sempre amata dalle tue figlie Carla e Stefania, da me, papà e da tutti gli altri della famiglia di zia, che si dice dall'Altra Dimensione? Sembra ieri, ma sono già passati quattro anni dalla tua dipartita in Cielo, dolce nonna! Io sono certo ormai che tu stai bene lì dove sei insieme a nonno, voi anime defunte siete in pace, mentre i problemi legati ad una sofferente esistenza tra quelli personali, familiari sono ormai confinati a noi qui rimasti sulla Terra e forse proprio per questo, hai deciso di restare dove sei ed in silenzio radio, perché sono quattro anni che non ti fai né sentire né vedere da me, ti mostri a mamma certe volte ma le dici sempre di non poter restare con lei, almeno nel mondo onirico dei sogni e vai sempre via, forse perché ti sei stufata pure tu, non hai più pazienza di vedere quanto di negativo ed assurdo succede oggi in Italia ed oltre, in tutto il Mondo e posso comprenderti bene, perché in questo momento nessuno, me compreso, a casa mia se la passa bene, dato purtroppo ci siamo presi tutti questa nuova malattia artificiale chiamata COVID19, dalla quale ne stiamo uscendo ma in maniera ancora molto, troppo lenta, è lungo il decorso post-malattia e quindi bisognerà armarsi di molta pazienza, quella che non ha mai mio padre, in diverse occasioni. Sai, io, mamma e papà pensavamo di venire a Vasto e di stare tranquilli, quello che non eravamo ad Avezzano quando andammo via il 16 Marzo 2021, mamma è venuta a lavorare in comando alla ASL 2 Abruzzo, pensava di stare meglio ed invece è approdata in una ASL che è la peggiore d'Abruzzo, per disorganizzazione e superficialità, persino peggiore della ASL 1 di provenienza, se n'è accorta lei ma anche io e papà che la supportiamo a livello sindacale, che qui sarebbe stata peggio di prima, poi l'attuale pandemia complica tutto, le comunicazioni tra lei, i dirigenti, i sindacalisti, guarda è tutto un casino, nessuno di noi tre si aspettava una situazione delineata a da tregenda in questo modo. Mamma non ha nessuna colpa, il COVID19 se lo è preso a lavoro perché al Distretto Sanitario dove lavora, i dirigenti non hanno fatto osservare i protocolli anti-COVID ai loro lavoratori, quando una struttura importante come quella, che dovrebbe garantire la Salute Pubblica di tutta la comunità vastese, dovrebbe assicurare la sicurezza di tutti i lavoratori, anche se il rischio di contagio zero per me esiste, se solo i lavoratori come mamma tenessero sempre alta l'attenzione, come avevamo fatto io e papà per due anni, ma tutti i nostri sforzi di mantenere una vita ascetica, eremitica proprio per scongiurare ogni potenziale contagio, sono stati purtroppo vanificati, ma non ci daremo assolutamente per vinti tutti, nonostante stiamo tutti facendo una vita di merda ed ovviamente, per colpa del Governo Draghi che ha le sue responsabilità di aver trasformato l'Italia in un regime dittatoriale tecno-sanitario chiamato Draghistan, che fa conseguire solo gli interessi di Draghi stesso e di tutti i suoi oligarchi gesuiti della sua "combriccola della parrocchietta" che si porta appresso. Nonna mia, anche se tu adesso sei bella tranquilla dove sei ora, a goderti la vita eterna, so anche che quando uno di noi è in pericolo, tu e nonno ci assistete sempre, quando serve e di questo io te ne sarò sempre riconoscente, a nome di tutti e sappi, che anche grazie a te, il COVID19 non ha ucciso nessuno di noi tre, nonostante io e papà non abbiamo deciso di vaccinarci per mantenere il diritto alla libera scelta, che in Italia non è stato tutelato, soprattutto dai cittadini stessi e questo è l'aspetto più grave di tutta questa pandemia che perdura ormai da due anni ed un mese. Resta sempre a sorvegliare sulle nostre letta e non abbandonarci mai, perché qui tutti hanno ancora bisogno della tua infinita saggezza, dolcezza, bontà, gentilezza. Sei stata una donna dolce, gentile, magnanima, amorevole, una gran lavoratrice esemplare che ha sempre amato la propria famiglia, non abbandonandola mai, neanche nei momenti di dura difficoltà e proprio in questi frangenti, si vede la forza di una persona, forte, come sei sempre stata anche tu! Salutami nonno Carmine accanto a te e ricorda che da oggi in poi per te e lui, io mamma e papà daremo battaglia: hanno provato a fermarci come famiglia in ogni modo, ricorrendo anche al più sleale, io e papà stavamo lavorando bene a livello sportivo, avevamo un grado di forma incredibile e questa primavera-estate avremmo volato, saremmo stati i migliori corridori di tutta Vasto, io e lui nessun altro, ma poi è capitato davanti al nostro cammino un imprevisto chiamato COVID19, una nuova malattia artificiale lanciata da massoni oligarchi che si sono avvalsi di un laboratorio di ingegneria genetica in Cina per spargerla in tutto il Mondo, ma nonostante il lockdown di due mesi da Marzo a Maggio 2020 ed il COVID19 che ci ha fermato da ormai 33 giorni, da oggi faremo in modo che niente possa fermarci, torneremo più forti di prima, come Marco Pantani nel ciclismo, perché noi siamo gente tosta, dura, ma soprattutto, vera, autentica, caratteristiche sempre più rare da riscontrare nelle persone oggi, specie qua in Abruzzo! I combattenti come noi in una regione di disonorati come questa, verranno sicuramente fuori alla distanza e poi ricompensati, dovrà tornare indietro tutto quello che in questi anni c'è stato tolto e sono certo che lo otterremo di nuovo anche grazie al tuo aiuto dal Cielo! Saluta nonno Carmine e digli che amo più della mia stessa vita te e lui, non dimenticatelo mai. Il tuo nipote, amato e fido angelo prediletto Alessio
Alessio Brancaccio
Postato il 12/03/2022

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
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Spazio dedicato a Maria Concetta Gulia, donna umile, gentile, disponibile, sincera, coerente, leale, l'anima candida bianca della sua famiglia per la quale ha sempre vissuto intensamente proteggendola amorevolmente ed economicamente. Maria Concetta era molto nota tra gli abitanti del paese di Scurcola Marsicana attraverso il soprannome "Rosetta", che le fu dato si ritiene per il suo carattere gentile, buono, per quella sua capacità di saper sempre venire incontro alla necessità dei suoi familiari e a quelle del prossimo.

Nacque il 30 Luglio 1931 a Sora (FR), sotto il segno di Fuoco del Leone, ma del carattere del Leone ereditò soltanto alcune caratteristiche come la determinazione, la passione, la generosità, la sincerità e la sensibilità a tal punto da sconfinare alle volte nella fragilità, tipica dei caratteri dolci che sprizzano amore da tutte le parti, un aspetto che però ha sempre saputo mascherare molto bene non facendolo mai trasparire di fronte a nessuno. Non tutti sanno che una giovanissima tredicenne Rosetta è stata diretta testimone dei bombardamenti alleati e delle batterie di artiglieria pesante tedesca che a Montecassino (FR) trasformarono "le notti in giorno" nei pressi nella zona dell'Abbazia in seguito distrutta, dove era asseragliata la Wehrmacht tedesca nel periodo tra Gennaio e Maggio del 1944 ed un episodio in particolare lega Rosetta a questo terribile evento di guerra lungo la zona interna della difensiva Gustav: disgraziatamente fu quasi colpita per errore da una bomba sganciata da un bombardiere americano B25, mentre era a giocare in campagna con altri due bambini, appena dopo lo scattare dell'ora del coprifuoco durante i Vespri serali delle 18: questa bomba di aereo cadde ad appena 20 metri da lei, esplodendo appena toccò terra, lanciando schegge ovunque e ferendo altri due bambini che erano in campo aperto a giocare con lei, mentre Rosetta si salvò trovando riparo sotto un albero e venne ricoperta da due metri di terra: all’interno di questa bolla d’aria che la mantenne in vita, si mosse dall'interno per uscire fuori ancora in stato di visibile shock riuscì a camminare ferita e a tornare a casa viva, per la gioia di sua madre che quel giorno la vide come rinascere per una seconda volta, quel giorno non era il momento di tornare nella casa del Padre celeste. Fu un aneddoto a lieto fine, anzi un vero e proprio miracolo che lei stessa ebbe modo di raccontare al suo primogenito nipote Alessio in un'intervista speciale che venne registrata integralmente su musicassetta, durante il periodo della sua frequentazione alle scuole medie a Scurcola Marsicana, nel 1997. Sempre una giovanissima Rosetta, intorno agli anni ’50 ebbe l’immenso piacere di lavorare in una bottega di sartoria nel centro di Roma, era la ragazza che aiutava la titolare a realizzare capi di abbigliamento su misura, era una sarta bravissima ed un giorno, mentre lavorava, ebbe l’onore di conoscere un’attrice famosissima in quel periodo ed anche negli anni seguenti: Virna Lisi, decise di sdebitarsi con Rosetta lasciandole una sua foto autografata e che lei conservò gelosamente, come una reliquia cristiana, per ringraziarla per un abito realizzato su misura da mettere sul set di uno dei suoi film.

Immensa, attivissima, competente, onesta e stacanovista lavoratrice, intorno agli anni '70 divenne una libera professionista Responsabile di sede a L'Aquila quartiere Torrione, della Tupperware, un’importante ditta americana che produceva contenitori in plastica con chiusura ermetica per la conservazione dei cibi, lavoro nel quale la aiutò anche suo marito Carmine Palermo: per ben due volte i coniugi Palermo ebbero la possibilità di fare due viaggi premio: uno a New York, per visitare le Torri Gemelle del World Trade Center (WTC), entrambi salirono fino all'ultimo piano della Torre Sud, che aveva un ristorante al centesimo piano con tanto di Skyline dal quale era possibile vedere ogni angolo della “Grande Mela” ed anche un viaggio a Nassau, la capitale delle isole Bahamas nell’Oceano Atlantico. Negli anni '80 Rosetta lasciò la Tupperware per approdare alla Just Italia Srl, ditta svizzera che produce ancora oggi prodotti per la casa e per l'igiene del corpo, ditta che ha la sede madre a Walzenhausen in Svizzera e la sede italiana a Stallavena (VR) in Veneto, divenendo in breve tempo una stimatissima Capogruppo e grande amica di un'altra Responsabile Capogruppo Just di Roma, Luciana Evangelisti ed in questo periodo si ricordano le bellissime riunioni organizzate all’interno dell'Hotel MIDAS sulla Via Aurelia a Roma per festeggiare le festività natalizie assieme a tutti gli altri dipendenti dell’azienda svizzera. Intorno agli anni '90 sempre in servizio alla Just, Rosetta passò da Capogruppo a Presentatrice organizzando diverse riunioni a casa delle clienti ("padrone di casa" usando un termine tecnico Just) dove lei mostrava tutti i vantaggi che questi prodotti erano in grado di apportare alla salute umana e nella cura della propria casa. Anche mia madre in questo periodo collaborò con lei come Presentatrice ed insieme divennero in breve tempo le due Stelle Polari di riferimento per lo smistamento dei prodotti Just in tutta la Marsica, Valle Roveto, Piana del Cavaliere e nell'aquilano, per venti lunghi anni. Nel 1997 la sua figlia primogenita Carla lasciò la libera professione nella Just per entrare in Pubblica Amministrazione nella ASL 1 Abruzzo, un lavoro espletato presso l’ospedale civile SS Filippo e Nicola come precaria a tempo determinato al Centro Unico Prenotazioni per quindici lunghi anni e poi a tempo indeterminato presso la Direzione Amministrativa, un lavoro che garantiva maggiore stabilità personale, mentre Rosetta invece continuò con grande dedizione ed energia a portare avanti per altri 10 anni il suo lavoro nell'intera Marsica ed oltre, ma il mercato ormai non tirava più come un tempo, il volume d’affari si ridusse notevolmente a causa anche del passaggio dalla lira all’euro, che ha impoverito molte famiglie italiane dal 2000 in poi.

Nel 2007 Rosetta ebbe un bruttissimo incidente con la sua Fiat Panda 750 rossa all'interno del centro abitato di Magliano dei Marsi (AQ) all’altezza dell’ex-gelateria Bibò prima del Serpentone, un incidente talmente serio che la macchina fu da buttare allo sfasciacarrozze, un incidente che non superò mai mentalmente, ebbe paura a rimontare su un automobile e così iniziò a chiudersi in casa, limitando i contatti con il mondo esterno, iniziando un lento e lungo declino, figlio della depressione, che la portò ad avere una malattia neurodegenerativa, il morbo di Alzheimer che creo le condizioni per avere un doppio attacco di ischemia cerebrale nel Dicembre del 2012 e poi all'epilogo della sua morte, avvenuta il 12 Marzo 2018, spegnendosi completamente come una candela all'interno della RSA Immacolata di Celano (AQ) dove era ricoverata, una struttura che al tempo era addirittura in fase di progressivo smantellamento per taglio di fondi, gran parte del proprio personale venne licenziato e tutti i pazienti vennero trasferiti a Fontecchio (AQ), paese che si trova in pieno Parco Regionale Sirente-Velino, addirittura 77 km da Avezzano. Rosetta dalla sua morte in poi, lasciò un vuoto incolmabile alle sue figlie Carla e Stefania, ai suoi nipoti Alessio, Andrea e Simone, ma anche a Massimo il padre di Alessio, che l’ha sempre ritenuta come una seconda madre, si comportò con lui come madre molto più Rosetta che non la sua madre biologica, Liliana Palazzo, ma Rosetta lasciò un vuoto incolmabile sicuramente anche al resto di tutti gli altri parenti rimasti ancora oggi in vita.

Vogliamo ricordarla per sempre così, attraverso il suo splendido sorriso che ha contraddistinto la sua vita, la gioia di vivere e l'amore che ha sempre saputo trasmettere agli altri, incondizionatamente e senza mai chiedere niente in cambio: Rosetta era amore fatto persona, allo stato puro, è stata una madre ed una nonna speciale, esemplare, che amava la famiglia alla follia e che stravedeva per i suoi tre nipoti: Alessio, Andrea e Simone. Ricordiamo che ogni volta voleva chiamarne uno si sbagliava spesso e diceva: "Alè, Andrè, Simò…" e poi beccava sempre quello giusto e già da lì, si stavano manifestando i primi segnali dell'Alzheimer! Nonna Rosetta è stata una vera e propria leonessa coraggiosa che ha sempre saputo trasmettere i valori fondamentali della vita: amore, umanità, sensibilità, generosità, rispetto e mai dolore. Una donna così ne nasce una ogni 100 anni e non esageriamo nell’asserire questo, perché chi l’ha conosciuta realmente non poteva non essere contagiato dalla sua capacità di irradiare luce ed amore in ogni direzione! Della sua morte, è stato sempre osservato il lato positivo: sicuramente soggi si trova in un luogo decisamente migliore rispetto a quello in cui vivono ancora i comuni mortali, sarà al fianco del suo Carmine classe 1930, deceduto poco più di tre anni prima, il 30 Gennaio 2015 e al fratello maggiore Antonio Gulia classe 1924, il quale da giovane conobbe la terribile esperienza che lo segnò per tutta la vita: la deportazione per errore in un campo di concentramento nazista a Dachau nella regione della Sassonia in Germania, dove nevicava sempre d'inverno per la vicina presenza della catena montuosa delle Alpi, fu un errore imperdonabile commesso dai fascisti a Roma e legato ad uno scambio di persona che non sarebbe mai dovuto avvenire. Dopo aver conosciuto le atrocità commesse dai nazisti a Dachau, questa esperienza lo segnò per tutta la vita e morì il 21 Dicembre 2016. Rosetta era molto legata al 92enne fratello maggiore e non potè essere presente ai suoi funerali per via della sua malattia, prima di morire anche lei il 12 Marzo 2018 ed oggi ci piace sapere che entrambi sicuramente si saranno ritrovati nell’Altra Dimensione ultraterrena.

Questa è stata la storia di Maria Concetta Gulia detta ”Rosetta”, un soprannome importante, storico perché ricorda tre eventi molto importanti: uno di natura cosmica in ambito astronomico, ricorda la Nebulosa omonima NGC 2237, sita nella costellazione dell’Unicorno, un secondo di natura archeologica, ricorda la “Stele di Rosetta” rinvenuta nel 1799 e decifrata di fronte alla Sfinge della Piana di Giza in Egitto ed un terzo è di nuovo astronomico perché è legato alla missione spaziale “Rosetta” dell’European Space Agency (ESA), la quale atterrò sulla cometa 67P Cheryumov-Gerasimenko con il Lander Phylae il 30 Settembre 2016.

Ci piace poter sapere che Rosetta anche oggi che non c'è più, continua ad amare e a vegliare sull'intera sua famiglia, sui suoi nipoti ovunque lei sia e sempre sarà, esattamente come quando era in vita.