Gianfranco D'Angelo

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NATO IL 19-08-1936
MORTO IL 15-08-2021
Italia Gianfranco D'Angelo è stato un attore, comico, cabarettista, doppiatore e cantante italiano.- Infinita Memoria ha realizzato questo Memorial, per omaggiare un Uomo che attraverso il merito della sua opera si è distinto, ricoprendo un ruolo importante nella vita sociale culturale del Paese. E’stato quindi doveroso da parte nostra, erigere un monumento alla memoria, la dove poter indirizzare i nostri Infiniti ringraziamenti
Pubblicato il 16/08/2021


Postato il 12/03/2024

Gianfranco D'Angelo, grazie per tutta la gioia che hai donato attraverso i tuoi spettacoli, in teatro e al cinema. Riposa in Pace e buon divertimento in Cielo con tanti tuoi colleghi, ne farete di spettacoli e sai quante risate vi fate. Grazie!!! Non so se riposa al cimitero di San Teodoro o a Roma, mi farebbe piacere pregare davanti alla tua tomba e lasciarti un fiore, ma lo faccio qui, con il sorriso non con le lacrime. Ciao Gianfranco e grazie a chi ha permesso di poter lasciare questo pensiero. Roberto Alfano
Roberto Alfano
Gianfranco D'Angelo (Roma, 19 agosto 1936 – Roma, 15 agosto 2021) è stato un attore, comico, cabarettista, doppiatore e cantante italiano.

Biografia
Dopo aver svolto vari lavori, fra i quali l'impiegato alla SIP[2], esordisce in teatro come attore nel 1963 con I Teleselettivi, commedia satirica in cartellone al Teatro delle Arti di Roma, continuando poi a recitare al teatro Cordino - costituito da lui e dai suoi amici nel cuore di Trastevere - in spettacoli scritti da Maurizio Costanzo. Dopo aver partecipato insieme a Renzo Montagnani a Federico eccetera eccetera, programma radiofonico di Maurizio Costanzo, nel 1968 viene chiamato da Lando Fiorini e lavora al Puff fino al 1970, quando Garinei e Giovannini lo scelgono per il ruolo dell'Arcivescovo tedesco in Alleluja brava gente con Renato Rascel e Gigi Proietti. Dopo il Puff, lavora in vari cabaret d'Italia, fra cui il Derby di Milano. In seguito inizia la sua collaborazione con il teatro romano Il Bagaglino che lo porterà a lavorare con Gabriella Ferri, Oreste Lionello, Enrico Montesano e Pippo Franco.

L'esordio televisivo avviene in Rai nel 1971 quando partecipa al programma Sottovoce ma non troppo. Successivamente prende parte al programma Foto di gruppo, nel quale affianca Raffaele Pisu. Interpreta un commissario di polizia nel film per la televisione La bambola, della serie La porta sul buio, prodotta da Dario Argento e andata in onda sulla Rai nel 1973. Negli anni settanta seguono alcune partecipazioni a spettacoli televisivi della rete di Stato, come Milleluci (1974 con Raffaella Carrà), Dove sta Zazà (1973) e Mazzabubù (1975).

Durante il Giro d'Italia del 1978 e del 1979 è commentatore televisivo in diretta del dopotappa. Nell'autunno del 1979 è il protagonista de La sberla (regia di Giancarlo Nicotra) seguito da diciannove milioni di telespettatori. A questo seguiranno C'era una volta Roma (1979), Tilt (1979 con Stefania Rotolo e regia di Valeriu Lazarov alla sua prima esperienza in Italia), Ma ce l'avete un cuore (1980), Signori si parte (1981, regia di Romolo Siena), e TV 1 (estate 1983). Al cinema recita con Alvaro Vitali, Lino Banfi e Renzo Montagnani in numerosi film del genere commedia sexy all'italiana negli anni settanta-ottanta.

Nel 1983 è uno dei protagonisti del programma di Antonio Ricci Drive In (Italia 1). Il programma, che andrà in onda per cinque anni, sarà diretto prima da Giancarlo Nicotra, in seguito da Beppe Recchia. In questo programma D'Angelo interpreta il personaggio del signor Armando, proprietario e addestratore del cane "Has Fidanken". Tra gli altri personaggi interpretati vi sono il Tenerone e le imitazioni di Pippo Baudo e Katia Ricciarelli (all'epoca consorti), Sandra Milo, Roberto Gervaso, Piero Angela e Raffaella Carrà. Nel 1986 la Rai dedica a Gianfranco D'Angelo una puntata di Serata d'onore. Nel 1988 conduce su Italia 1 insieme a Ezio Greggio la prima stagione del programma Striscia la notizia. Inoltre, nello stesso periodo conduce i programmi Odiens (tra i personaggi interpretati vi è l'imitazione di Marisa Laurito) e Televiggiù.

Nel 1992 è il protagonista della sitcom Casa dolce casa, assieme ad Alida Chelli e Enzo Garinei; nella serie compare anche la figlia, Daniela D'Angelo, che interpreta il ruolo della figlia come nella vita. Torna in Rai nel 1993 conducendo, affiancato da Gabriella Carlucci, su Rai 1 lo spettacolo Luna di miele. Nel biennio 1995-1997 è Diavolik, con la Carrà nei panni di Eva Kant in Carràmba! Che sorpresa. Nello stesso anno è protagonista del recital Bravo Bravissimo, dedicato alla sua carriera. Nell'estate 1996, fra le altre partecipazioni, ci sono il Gala di Raiuno a Cannes, la trasmissione Su le mani al Bandiera gialla di Rimini, il Festival delle voci nuove di Castrocaro.

Nell'autunno-inverno 1996-1997 è il comandante dell'esercito di Retromarsh!!! È ospite di tre puntate di Fantastico e di altri varietà televisivi. Nel 1999 conduce le "inchieste" per carpire i segreti dei VIP all'interno della trasmissione Segreti e Bugie. Inoltre è ospite di Carràmba! Che sorpresa e Domenica in. Dopo aver vinto quattro Telegatti, nel 2001 vince il Delfino d'oro alla carriera. Nella stagione 2009-2010 conduce insieme alle figlie un programma di cucina denominato Locanda D'Angelo su Alice TV. Nel 2015 partecipa a Italia's Got Talent su Sky, come concorrente ospite, senza essere giudicato.[3] Nel 2017 è in tournée teatrale con Quattro donne e una canaglia insieme a Corinne Cléry, Barbara Bouchet, Marisa Laurito e Paola Caruso.

Nel 2019 appare nel film W gli sposi diretto da Valerio Zanoli. Il cast comprende Paolo Villaggio nella sua ultima interpretazione cinematografica, Iva Zanicchi, Carlo Pistarino, Marisa Laurito, Lando Buzzanca, Corinne Cléry e Giulio Berruti.[4]

Muore dopo una breve malattia il 15 agosto 2021 al Policlinico Gemelli di Roma, pochi giorni prima di compiere 85 anni



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